In salvo tesoro a rischio: il ministero compra il Museo di Doccia

La raccolta Richard Ginori della Manifattura a Sesto Fiorentino era chiusa da anni e rischia il degrado. Andranno salvati i posti di lavoro della fabbrica adiacente

In salvo tesoro a rischio: il ministero compra il Museo di Doccia
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28 Novembre 2017 - 14.23


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Il Museo Richard Ginori della Manifattura di Doccia, a Sesto Fiorentino, è salvo. Ricco di una collezione dal ‘700 di porcellane e maioliche d’altissima qualità, chiuso da anni e ad altissimo rischio di degrado, lo ha acquistato il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per 700mila euro, cifra “inferiore alle valutazioni precedentemente effettuate dall’Agenzia del Demanio e dal Tribunale di Firenze”, specifica il dicastero; “entro 120 giorni dalla data odierna saranno cedute al Ministero anche le collezioni e gli allestimenti museali della Richard Ginori, beni culturali di eccezionale interesse storico-artistico, e ciò mediante la norma che prevede la possibilità del pagamento di imposte dirette tramite cessione di beni culturali”.

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Il nuovo museo farà parte del Polo museale della Toscana. “Il museo Ginori entrerà a pieno titolo nel sistema nazionale dei musei – commenta il ministro Dario Franceschini – che si occuperà della sua tutela e della sua valorizzazione. Abbiamo lavorato silenziosamente per salvaguardare una collezione eccezionale che è parte fondamentale del patrimonio culturale italiano”.
Resta ora appeso il destino dei lavoratori che si spera verranno salvati anche loro. Così come andrà gestita bene l’intera operazione per gestire la raccolta, farne occasione di studio e attirare visitatori.

 

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La manifattura fu fondata nel 1737 dal marchese Carlo Ginori a Doccia e divenne nel 1896 Richard Ginori, la più antica in Italia e ancora in attività. Il museo adiacente alla fabbrica è chiuso dal maggio 2014. Ha pezzi straordinari, come la Venere dei Medici, che riproduce la celeberrima statua della Tribuna agli Uffizi, e un monumentale camino, coronato dalle riduzioni delle Ore del Giorno e della Notte delle tombe medicee di Michelangelo, restaurato da poco in occasione di una mostra da poco conclusa al museo del Bargello di Firenze con esempi delle opere della raccolta. La mostra, “La fabbrica della bellezza. La manifattura Ginori e il suo popolo di statue” era stata curata da Tomaso Montanari e Dimitri Zikos, con Cristiano Giometti e di Marino Marini, proprio per tenere alta l’attenzione sulle sorti della raccolta, del museo e della fabbrica.

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