“L’assassino torna sempre sul luogo del delitto”. Peccato non sia un giallo ma una vergogna, lo sfregio compiuto in via Reginella 10 a Roma su una “pietra d’inciampo” a Roma, quei tasselli ideati dall’artista tedesco Gunter Demnig e inseriti nelle città per testimoniare i luoghi da cui gli ebrei furono deportati nei lager dai nazisti. Denuncia questa vigliaccata l’Associazione “Arte in Memoria”, promotrice del progetto “Memorie d’inciampo” di cui riportiamo la nota stampa.
«Ennesimo atto di dissacrazione della memoria delle vittime della deportazione nazi-fascista. Nella notte tra il 28 e il 29 maggio, in via della Reginella 10, su una pietra d’inciampo è stata attaccata una scritta in tedesco per ricordare che: “L’assassino torna sempre sul luogo del delitto”». Ovvero «Die Mörder kehren immer zu Ort des Verbrechens zurück». Una minaccia, oltre che uno sfregio.
«Si tratta della vendetta vigliacca e impotente alla straordinaria mobilitazione che solo una settimana fa ha visto centinaia di studenti mobilitati per “spolverare la memoria” lucidando le 288 pietre d’inciampo distribuite nei diversi municipi della città, una iniziativa promossa dall’Ambasciata tedesca e dall’Associazione “Arte in memoria”».