Arnoldo Mondadori è stato un personaggio che ha scritto pagine importanti della storia dell’editoria nel nostro paese e a prestare volto e movenze nella nuova serie Rai sarà Michele Placido.
‹‹È una bella sfida – ha rivelato -. Quando sono stato interpellato per interpretare Arnoldo Mondadori, non credevo di essere adatto fisicamente. Avendo fatto una vita teatro, ci ho ripensato, dovevo dargli uno spessore umano teatrale, non farne una statua del muso delle cere. Nella docu-fiction, si unisce la fiction con il documento ed è una cosa straordinaria. Sono contento››.
Arnoldo Mondadori – I libri per cambiare il mondo, questo il titolo del prodotto televisivo, è stata sceneggiata e diretta dal regista Francesco Miccichè e andrà in onda in prima serata il prossimo 21 dicembre sul primo canale della Rai alle 21 e 25. La docu-fiction, prodotta da Gloria Giorgianni per Anele grazie all’aiuto di Rai Fiction, racconterà la storia di Arnoldo Mondadori, pioniere dell’industria editoriale.
Le riprese si sono svolte fra Roma, il Lago Maggiore e Torino. La trama traccia un arco narrativo che parte dall’infanzia di Arnaldo, che attraversa il ventennio fascista e la guerra fino agli anni del boom economico. È questo, infatti, il momento che segna la consacrazione della casa editrice alla Storia, grazia alla creazione nel 1965 degli Oscar Mondadori, la collana di libri tascabili venduti nelle edicole: una vera e propria rivoluzione nel mercato editoriale italiano che ha reso la lettura accessibile a tutti. In attesa di vederla approdare sul piccolo schermo, proprio oggi, è stata presentata a Milano.
Tra gli altri attori che hanno partecipato si ricordano Flavio Parenti, nel ruolo di Alberto Mondadori, e Valeria Cavalli, che impersonerà la moglie dello stesso Arnoldo, Andreina Monicelli.
La serie, o meglio, la docu-fiction, della durata di novanta minuti, ha un carattere composito vista la compresenza di narrazione, fiction, documenti di repertorio e interviste. Si veda, a tal proposito, quella al nipote Luca Formenton, oggi presidente della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori.
‹‹Questo progetto su mio nonno è bellissimo – ha affermato lo stesso Formenton -. Michele Placido ha dato una sua interpretazione, non mimetica ma non per questo meno autentica. Questa docu-fiction è la prima possibilità per raccontare l’editoria italiana. Questa è una storia del Novecento che può insegnare il valore del libro ai telespettatori di oggi. Gli Oscar Mondadori furono il punto di arrivo della filosofia di mio nonno››.
