di Ludovico Conti
L’antologica dedicata all’artista Mimmo Rotella, aperta dal 29 aprile al 17 settembre a Villa Bertelli a Forte dei Marmi (Lucca), raccoglie 45 opere che testimoniano la poliedrica produzione artistica dell’artista, uno dei più rilevanti sperimentatori artistici italiani le cui opere sono state esposte in tutti i più rilevanti musei del mondo.
Chi è Mimmo Rotella
Mimmo Rotella è stato un artista italiano che ha avuto un ruolo importante nei movimenti artistici del Nouveau Réalisme e della Pop Art internazionale. Rotella era un artista poliedrico che ha esplorato diverse tecniche artistiche nel corso della sua carriera, tra cui pittura, collage, assemblage e fotografia. In particolare, il suo lavoro è caratterizzato da un forte interesse per l’immaginario della cultura popolare e dei media di massa, che ha incorporato nelle sue opere attraverso l’utilizzo di immagini pubblicitarie, icone del cinema e della televisione, e personaggi famosi.
La sua capacità artistica è stata particolarmente innovativa per l’uso di tecniche che sperimentavano una nuova visione dell’immagine, come il décollage e l’Artypo. Il décollage, che consiste nello strappo della superficie degli affiches sovrapposti, veniva utilizzato da Rotella come una forma di ribellione contro l’immagine commerciale che riempiva lo spazio urbano. Rotella, quindi, creava composizioni stratificate di manifesti pubblicitari, che mettevano in mostra i resti di una rottura effettuata sia dalla sua mano sia dall’azione di agenti atmosferici.
Ma Rotella è stato anche un pioniere nell’utilizzo dell’Artypo, una tecnica che prevedeva la selezione e il rimontaggio di fogli di prova tipografici destinati al macero. Questi fogli di prova venivano sovrastampati con immagini e colori, creando composizioni dalle sfumature cromatiche sorprendenti e dalla complessità visiva per un semplice quanto efficace ragione: sottolineare l’effimero e superficiale della cultura di massa. Rotella ha anche esplorato altre tecniche artistiche, come il collage e la pittura ma non solo. Le sue opere hanno pure riguardato la di riscrittura dell’immagine mediatica come la celebre “Scontro Armato” in cui criticava il fotogiornalismo.
La mostra
Curata da Edoardo Falcioni, la mostra si sofferma in particolare sulle tecniche utilizzate da Rotella nel corso della sua ricerca e della sua produzione artistica. Il percorso espositivo è strutturato in quattro parti. La prima riguarda i Décollages storici ed i retro d’affiches; un’altra parte riguarda gli Artypo. Un’altra area della mostra è dedicata alle nuove icone, opere che prendono forma attraverso la sovrapposizione di ritagli monocromi su immagini pubblicitarie che rappresentano icone del cinema o della cultura pop. Questi frammenti vengono così ricomposti in una nuova opera in cui si evidenzia la capacità di Rotella di rielaborare e rielaborare ancora una volta le immagini del nostro mondo. Infine l’ultima sezione della mostra comprende i Décollages recenti, opere che si ispirano alla cultura pop e allo spettacolo in generale in cui si evidenzia quella che è sempre stato sempre uno dei punti di riferimento per il percorso artistico di Rotella, cioè i suoi riferimenti costanti al cinema ed al mondo dello spettacolo. Il curatore Falcioni nella presentazione della mostra ricorda che “Rotella è passato alla storia come un artista estremamente poliedrico, capace di spaziare tra diversi stilemi artistici: scegliendo di non limitarsi soltanto ad una sola tecnica o ad uno stile specifico, ma al contrario sperimentando sempre nuove strade, è riuscito a fondere insieme diversi elementi ed influenze per creare così un linguaggio artistico unico e personale, capace di includere al suo interno tutte le diverse pulsioni creative.”
La mostra, ideata da Villa Bertelli, Comune di Forte dei Marmi, Fondazione Mimmo Rotella e coprodotta con Oblong Contemporary Art Gallery di Dubai e Forte dei Marmi, è a ingresso libero e rappresenta un’occasione unica per scoprire l’arte di uno dei più grandi artisti italiani del Novecento.