Il Rettore Di Pietra inaugura l'anno accademico 2024-2025

Nell'Aula Magna del palazzo del Rettorato dell'Università di Siena si sono sentiti numeri e programmi in espansione ma anche le grandi preoccupazione per il taglio dei finanziamenti.

Il Rettore Di Pietra inaugura l'anno accademico 2024-2025
L'inaugurazione dell'anno accademico 2024-25
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22 Novembre 2024 - 16.51


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di Marcello Cecconi

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Nel cuore dell’Università di Siena, nell’Aula Magna del palazzo del Rettorato, da poco si è conclusa la cerimonia per l’inaugurazione del 784° anno accademico. È stata un’inaugurazione nel rispetto della tradizione ma ha avuto come inevitabile segno caratterizzante la questione del taglio dei finanziamenti alle Università. Il Rettore lo ha affrontato quasi al termine ma non è difficile capire quanto fosse prioritario.

Dopo i saluti di rito, compreso quella all’ospite d’onore, professoressa Marcella Frangipane, Di Pietra è entrato nel vivo della sua relazione dal titolo “Un passo alla volta e sempre in avanti”. Ha iniziato ricordando con orgoglio i traguardi raggiunti in tanti ambiti disciplinari e i processi di cambiamento e di crescita intrapresi dall’Ateneo che vanno dalla revisione recente dello Statuto, che consente adesso di riconsiderare l’organizzazione dell’Ateneo, ai programmi di interventi sul patrimonio immobiliare: quelli appena terminati e quelli in corso di realizzazione e completamento.

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Sono interventi che prevedono investimenti pe oltre 67 milioni di euro e che riguardano la straordinaria amministrazione per il complesso giuridico e politologico di via Mattioli, l’edificio Funaioli Mazzi, l’Orto botanico, ma sono anche grandi opere come quello delle Scotte con la realizzazione di un complesso didattico di circa 10.000 mq; il complesso di San Francesco con la realizzazione di una nuova aula e servizi accessori; l’area Sportiva CUS con la realizzazione di un nuovo palazzetto per la scherma.

Dal punto di vista didattico ha parlato della progressiva revisione dell’offerta formativa e della sua dimensione internazionale. Ha ricordato dell’incremento, nell’attuale annata, dei contingenti di numero programmato in alcune lauree delle professioni sanitarie frutto di un accordo con la ASL Toscana Sud-Est con la possibilità di incrementare le attività didattiche in modalità sincrona direttamente presso la struttura ospedaliera di Grosseto.

Si è soffermato anche sull’innovazione didattica del Teaching and Learning Center che, con il progetto nazionale Edunext, favorirà l’integrazione tra competenze disciplinari e soft skill oltre a quella tra didattica in presenza e didattica online in modalità sincrona che permetterà di sviluppare progetti formativi nelle sedi di Grosseto, San Giovanni Valdarno e Arezzo. Saranno potenziati anche i 18 Corsi di Studio interamente erogati in lingua inglese, nelle attività del Foundation Course, in base all’ampliamento degli accordi internazionali.

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Il Rettore, per quanto riguarda i servizi agli studenti, ha ricordato la convenzione per il trasporto pubblico locale; l’apertura serale della Biblioteca della sede San Francesco e l’estensione del servizio mensa nella stessa sede; l’attivazione del servizio di ascolto psicologico anche nella sede di Arezzo; le agevolazioni per gli specializzandi di concerto con Comune e Azienda ospedaliero-universitaria Senese.

Venendo ai numeri, il Rettore ha comunicato che alle Lauree e Lauree Magistrali a Ciclo Unico risultano iscritti confermati in 3.107, mentre risultano iscritti confermati alle Lauree Magistrali in 841 per un totale di 3.948, sottolineando che per quanto riguarda le immatricolazioni non se ne contavano così tante da almeno cinque anni. Ha ricordato anche l’impegno nel percorso di risocializzazione e giustizia riparativa sostenuto dal Polo Universitario Penitenziario che conta almeno 100 iscritti. Insomma, dice Di Pietra: “. Siamo una comunità di oltre 19.500 persone di cui circa 18.000 tra studentesse e studenti di cui circa 7.000 da fuori Regione e di cui circa 1.400 provenienti dall’estero da oltre 60 Paesi nel mondo”.

Non è mancato uno sguardo allo stato della ricerca ed ai 52.450 prodotti di ricerca censiti nel repository di Ateneo finanziati da fondi del Pnrr, alle attività di trasferimento tecnologico con i 237 brevetti complessivamente ottenuti e i 30 spin-off attivati. Il Rettore ha sottolineato anche l’importanza del Centro di Ateneo Santa Chiara Lab con i suoi progetti legati, tra gli altri, all’utilizzazione delle tecnologie nel settore dell’agricoltura e delle sue eccellenze territoriali e dell’agrifood. Una menzione particolare per i 18 programmi di Dottorato di Ricerca con sede a Siena e l’adesione a 13 Dottorati di Interesse Nazionale.

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Le note dolenti dell’intervento sono venute dalla continua difficoltà di programmare tutte le attività per l’incertezza dei finanziamenti: “la programmazione si scontra con l’incertezza (per non dire aleatorietà) delle risorse finanziarie che si suppone siano, possano o debbano essere disponibili. A me sembra di vivere in una situazione kafkiana! Del resto, siamo nell’anno che celebra i 100 anni dalla morte del grande scrittore boemo” – sostiene il Rettore, che continua “Siamo in una situazione paradossale, una situazione fatta apposta per complicare la vita agli altri, una situazione accettata come normale e senza possibilità di poterla modificare. Come si fa seriamente a programmare in termini strategici se le risorse necessarie al nostro funzionamento arrivano con grande ritardo e subiscono tagli non previsti e imprevedibili e addirittura negati?

Nella conclusione dell’intervento, Il rettore ha voluto ricordare come ogni passo che l’Università fa è rivolto alle nuove generazioni, terminando con le parole che ricordano il titolo: “Le Università, quelle vere, costruiscono futuro da sempre. Con il contributo di tutte e tutti procederemo un passo alla volta, ostinatamente e sempre in avanti”.

C’’è stato l’intervento del rappresentante delle Studentesse e degli Studenti, Samuele Picchianti e quello della rappresentante del Personale tecnico amministrativo, Francesca Ricci, mentre la prolusione inaugurale è stata tenuta dalla professoressa Luisa Bracci, Ordinario di Biochimica e direttrice del Dipartimento di Biotecnologie Mediche che ha parlato su “Decodificare il linguaggio delle molecole per poter interagire con loro (senza averne paura)”. L’ospite d’onore della cerimonia, la professoressa Marcella Frangipane, docente di Preistoria e Protostoria del Vicino e Medio Oriente alla Sapienza, Università di Roma, socio nazionale dell’Accademia dei Lincei e membro internazionale della National Academy of Sciences (Usa) ha tenuto il suo intervento dal titolo “Specializzazioni, interdisciplinarità e superamento dei confini disciplinari per una scienza che comprenda la complessità del mondo. L’archeologia come scienza globale”.

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Il Coro di Ateneo, diretto dalla professoressa Elisabetta Miraldi, ha chiuso la celebrazione intonando il Gaudeamus Igitur e altre armonie dal loro repertorio.

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