La docente e scienziata Maria Cristina Fossi, tra le della ricerca in Italia

La professoressa dell’Università di Siena, in occasione della mostra SWIT – Science Women of Italy, riceve un prestigioso riconoscimento per il suo impegno nella tutela della biodiversità del Mediterraneo e nella ricerca sull’impatto dei rifiuti plastici.

La docente e scienziata Maria Cristina Fossi, tra le della ricerca in Italia
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7 Giugno 2025 - 16.33


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La scienziata e docente ordinaria di Ecologia e Ecotossicologia presso l’Università di Siena Maria Cristina Fossi, è stata inserita fra le ventuno personalità di eccellenza nella ricerca italiana in occasione della mostra SWIT – Science Women of Italy, ospitata al Palazzo SUMS di San Marino dalla Ambasciata d’Italia, con il patrocinio del Ministro degli Affari esteri e della Cooperazione Internazionale e delle Segreterie di Stato agli Affari esteri e all’Istruzione e Cultura.
In occasione dell’evento la docente ha partecipato ad una conferenza dibattito e al ricevimento in Ambasciata.

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L’esposizione, promossa dalla Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese della Farnesina, riflette la volontà del ministero di celebrare politiche innovative e valorizzare le donne protagoniste della scienza e della ricerca nei settori STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Matematica).

Maria Cristina Fossi è stata riconosciuta fra i massimi esperti in campo nazionale ed internazionale nell’ambito dell’inquinamento marino e lo studio dell’impatto dei rifiuti marini sulla biodiversità del Mediterraneo. Membro eminente di numerosi enti internazionali, tra cui la International Whaling Commission (IWC), ACCOBAMS, Society of Environmental Toxicology and Chemistry (SETAC-IT), la professoressa Fossi è inoltre valutatore di importanti progetti europei e di istituzioni internazionali (UNEP/MAP, UFM, IUCN).

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È referente UNISI dello spoke 2 del Progetto PNRR del National Biodiversity Future Center (NBFC) sulla biodiversità marina e alla salvaguardia e alla gestione degli ecosistemi marini e costieri; e di numerosi progetti nazionali ed internazionali mirati alla salvaguardia della biodiversità del Mediterraneo. È inoltre coordinatrice scientifica della iniziativa “Plastic Buster”; nell’ambito del polo mediterraneo del network ONU – UN Sustainable Development Solutions Network (SDSN); iniziativa identificata nel 2016 da Union for the Mediterranean (UFM) come progetto bandiera “Verso un Mar Mediterraneo sano e libero dalla plastica” supportando anche l’iniziativa BLUEMED.

La mostra (http://www.switstem.it/) e visitabile a Palazzo SUMS (via
Piana 1) a Città di San Marino, tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 18 fino all’8 giugno e l’ingresso è gratuito.
Successivamente, l’esposizione sarà allestita presso altre sedi di ambasciate europee.

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