La maggioranza si divide sulla riduzione del canone Rai: intervengono Meloni e i ministri

La proposta di modifica della legge di bilancio della lega non piace a tutti. Forza Italia vota contro, i numeri non bastano a farla passare. Il canone non si abbasserà di 20 Euro.

La maggioranza si divide sulla riduzione del canone Rai: intervengono Meloni e i ministri
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9 Dicembre 2024 - 00.36


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Questa è una delle esercitazioni svolte dalle studentesse e dagli studenti che stanno frequentando il Laboratorio di giornalismo, tenuto dal Professore Maurizio Boldrini. Sono da considerarsi, per l’appunto, come esercitazioni e non come veri articoli.

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di Costanza Boldrini

Bocciato in commissione Bilancio del Senato l’emendamento alla legge di bilancio proposto dalla Lega. Dodici voti contrari e dieci a favore, Forza Italia ha votato contro, insieme all’opposizione.

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“Il Governo è fortemente impegnato nel sostegno a famiglie e imprese, operando sempre in un quadro di credibilità e serietà. L’inciampo della maggioranza sul tema del taglio del canone Rai non giova a nessuno”, fanno sapere fonti di palazzo Chigi.

Dai componenti dei partiti della maggioranza e dalla premier arrivano diverse dichiarazioni per cercare di alleviare le preoccupazioni: Meloni alle domande dei cronisti risponde che sono solo schermaglie e non ci vede niente di particolarmente serio. A rafforzare queste parole il vicepremier e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, afferma che il suo partito non ha votato l’ emendamento perché lo considerava sbagliato e non utile ad abbassare la pressione fiscale, evidenziando come sarebbero serviti 430 milioni dal bilancio per finanziare la Rai nel caso l’emendamento fosse stato approvato. “Con quei soldi invece si possono tagliare veramente le tasse” sostiene Tajani, e assicura: “Non c’è nessun inciampo all’interno del governo, siamo sempre stati coerenti con quello che abbiamo detto”.

Anche il leader della Lega Matteo Salvini è intervenuto, affermando al convegno ‘Energia e Europa’ come non ci fosse nessun problema in maggioranza, cercando inoltre di spostare l’attenzione sui passati “mesi produttivi” e gli altri tre “anni produttivi” che aspettano il governo. “Più che altro è dibattito giornalistico” sostiene il vicepremier. Inoltre, parlando a Rtl 102.5, in un’altra occasione, ha aggiunto che il governo sta lavorando per abbassare le tasse, il canone Rai è una di queste, ma non è la priorità; è da sempre un obiettivo del centrodestra, ma se Forza Italia non lo vuole lavoreranno su altri fronti. “Con FI non c’è nessuno scontro”, ha aggiunto, commentando i titoli dei giornali.

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I leader delle opposizioni però hanno opinioni diverse a riguardo e sembrano vedere questo disaccordo come una spaccatura più profonda nel governo.

La segretaria del PD Elly Schlein sostiene che la maggioranza sia in frantumi e che le divisioni siano evidenti, li definisce troppo impegnati a litigare tra loro e a competere anziché governare il Paese. Il leader del M5S Giuseppe Conte scrive su X: “Divisi in Europa, sulla politica estera e oggi anche in Parlamento, con la maggioranza che non ha i numeri in Commissione e va sotto, l’unità professata da Meloni è un altro film di fantascienza girato a Chigi. La premier chiarisca se esiste ancora la maggioranza. I cittadini non hanno tempo da perdere: mentre loro litigano c’è un Paese che soffre in attesa di un provvedimento contro il carovita, di una visita in ospedale, di un treno che non passa”.

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