Elezioni annullate all’Università di Siena

Ripercorriamo le tappe che hanno portato al trionfo di una democrazia mancata.

Elezioni annullate all’Università di Siena
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28 Dicembre 2024 - 16.43


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Questa è una delle esercitazioni svolte dalle studentesse e dagli studenti che stanno frequentando il Laboratorio di giornalismo, tenuto dal Professore Maurizio Boldrini. Sono da considerarsi, per l’appunto, come esercitazioni e non come veri articoli.

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di Vittoria Calabrese

Questo anno accademico si sta rivelando più complesso del solito per l’Università di Siena. Se qualche mese fa è stata al centro di polemiche per il divieto di svolgere in data 7 ottobre una conferenza dedicata al delicato tema della guerra Israelo-Palestinese, stavolta a rimettere l’Ateneo toscano al centro delle polemiche sono state le elezioni per i rappresentati degli studenti. È ormai noto a tutti infatti che le la prima tornata elettorale sia stata annullata a causa della denuncia di comportamenti scorretti da parte di alcuni candidati facenti parte di diverse associazioni. Ma come sono andate realmente le cose? Cerchiamo di ricostruire insieme i passaggi che hanno portato alla necessità di una seconda elezione.

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Inizialmente le elezioni erano previste in via telematica dalle ore 9.00 del 26 novembre, alle ore 14 del 28 novembre.

Appartenendo io stessa alla comunità studentesca, già dalla mattina del 26 novembre ho percepito lamentele da parte di colleghi che riguardavano la pressione di alcuni candidati sugli studenti per far esprimere il voto. Quest’ultima veniva esercitata tramite canali di messaggistica quali Whatsapp e i direct di Instagram, ma anche attraverso frequenti “blocchi” durante gli spostamenti nelle sedi universitarie, e non solo, per chiedere agli studenti se avessero o meno votato. In quelle stesse giornate alcuni appartenenti alle associazioni studentesche esprimevano la necessità di incentivare alla votazione visto l’affluenza particolarmente bassa. A quanto pare però questo pressing non è stato ben accolto da alcuni studenti che già dalla sera del 26 novembre hanno cominciato a esporre le proprie lamentele su una pagina Instagram largamente diffusa tra la comunità studentesca – Spotted Unisi – che ha iniziato a condividerle in modo anonimo. A scrivere erano studenti che erano stati fermati e importunati più e più volte durante la giornata da alcuni candidati di non specificata associazione. La vicenda si complica però nel momento in cui, non solo viene invasa la sfera personale, ma si verificano eventi ben più gravi, che sfociano nell’illecito che hanno portato ad esempio alla forzatura del voto e coercizione fisica.

Questi gesti hanno portato alcuni studenti a rivolgersi al CUG (Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità), organo dell’Ateneo dedicato alla tutela di studenti e dipendenti. Nelle stesse ore arriva sui social la denuncia da parte dell’associazione Link – CaosCalmo, che tramite meme ironici denunciava il comportamento, dipinto quasi come persecutorio, delle altre due associazioni, ovvero Cravos e Gioventù Universitaria.

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Il 27 Novembre, alle ore 18.52, arriva la mail del rettore che annuncia che “le elezioni delle Rappresentanze Studentesche per il biennio 2025-2026, alla luce di segnalazioni circostanziate di gravi comportamenti che possono aver turbato il regolare svolgimento delle votazioni sono, al momento, sospese.”

Alla luce della sospensione e al rischio di annullamento delle elezioni, le associazioni hanno espresso le loro posizioni tramite comunicati stampa diffusi sulle loro pagine social.

Link afferma che nonostante il dispiacere per l’impegno vanificato in caso di annullamento, riconosce “il reale funzionamento e impegno del Comitato Unico di Garanzia” e che “mentre le liste candidate possono vivere male la decisione del Rettore, è chiaro chi ha veramente sofferto in questi giorni: Tuttə lə studentə che hanno subito violazioni della privacy e sono statə costrettə a votare sotto pressione nei Poli, nelle mense e nelle residenze universitarie.” E ancora “Oggi stiamo assistendo all’ipocrisia delle associazioni che fino a ieri presidiavano in modo squadrista mense, poli, biblioteche, aule studio e residenze. Ora, quelle stesse associazioni condannano tali azioni come se fossero opera di qualcun altro, non meglio identificato”

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Cravos invece afferma “Condanniamo ogni forma di sopruso e di ostacolo all’espressione democratica del voto” e ancora “Nonostante la delusione in seguito a questi episodi, critichiamo duramente la gestione del Rettore e la mancata comunicazione con la comunità studentesca e le liste candidate.” Muovendo poi una critica alle altre associazioni: “rigettiamo con forza ogni voce diffamatoria nei nostri confronti messa in giro da un’associazione che strumentalizza tematiche delicatissime per il proprio tornaconto elettorale”

Dall’associazione Gioventù Universitaria (GU), insieme alla condanna di qualsiasi atto coercitivo arrivano le seguenti dichiarazioni: “Siamo però in profondo disaccordo con l’avvertenza con cui il Rettore ha preso questa scelta, non chiamando a colloquio le liste partecipanti alle elezioni. Abbiamo infatti dovuto recarci al Rettorato per ricevere spiegazioni. Ancora però risultano lacunose. Confessiamo infine la delusione per aver subito questa scelta, avendo dedicato anni e sacrificio alla rappresentanza e alla creazione di eventi sociali e culturali.”

Alle dichiarazioni on line si sono uniti alcuni accesi scontri verbali tra le associazioni e gli organi di ateneo.

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L’annullamento delle elezioni si è concretizzato poi nel pomeriggio del 28 novembre. Il Rettore in una mail inviata alla comunità studentesca ha comunicato che: “Alla luce di segnalazioni di gravi irregolarità che potrebbero aver inquinato le operazioni di voto per le Rappresentanze Studentesche negli Organi, le votazioni in corso sono state annullate.”*
È stato reso noto nella stessa mail che i comportamenti scorretti “saranno portati al vaglio degli Organi di disciplina interni all’Ateneo e gli atti saranno inviati alle autorità competenti.”

Le elezioni sono state poi riprogrammate dall’11 al 13 dicembre e l’annuncio delle nuove date è stato preceduto da un’ulteriore mail del rettore che ritorna sui fatti accaduti dichiarando: “Non entro e non intendo entrare nella polemica nei miei confronti e rispetto a reazioni verbalmente violente condite di inaccettabili illazioni. Non lo ho fatto in precedenza e non lo farò anche in questa occasione (ci sarà tempo per compiere delle valutazioni su una dialettica che in qualche caso è sfociata in aggressione verbale e offensiva).”

E ha tenuto a rinnovare l’augurio che “le gravi irregolarità che ci sono state segnalate riguardano forme di “coercizione” nella espressione del voto che non possono trovare spazio nella nostra comunità universitaria.”

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Il commento di alcuni studenti

Intervistando alcuni studenti appartenenti a due delle liste candidate è emerso come la sensazione di insoddisfazione riguardo alle scelte del rettore sia un sentimento diffuso derivante dal fatto che la decisione di sospendere e annullare le elezioni fosse stata presa, a loro avviso, senza consultare le liste e senza confermare la veridicità delle accuse rivolte alle stesse.

Un’altra idea condivisa è quella che a differenza degli scorsi anni, a determinare l’intervento del CUG sia stata una lista in particolare che ha fatto particolari pressioni per far intervenire gli organi di ateneo.

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Gli studenti si sono espressi anche a riguardo della modalità di voto, affermando che il problema non sia il voto cartaceo o on line ma la mancata consapevolezza da parte della comunità studentesca probabilmente alimentata dalla poca cura dell’istituzione universitaria nel sensibilizzare all’importanza del voto democratico. Inoltre sarebbe secondo loro necessario imporre e rispettare il silenzio elettorale nei giorni dedicati alle elezioni

La seconda elezione

La seconda elezione, nonostante la rilevanza mediatica della prima ha riscontrato una partecipazione ancora minore rispetto alla precedente, registrando la partecipazione del 23,05% degli aventi diritto.

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Questo è forse un segnale del fatto che la mancata cooperazione tra associazioni non solo non favorisce un clima positivo all’interno della comunità studentesca, ma anzi, come accade nella politica di livello nazionale, alimenta la sfiducia e l’astensionismo.

Il 6 dicembre viene annunciato sulla pagina di Link che “la Procura della Repubblica di Siena ha avviato un’inchiesta riguardo alle elezioni studentesche svoltesi il 25 e il 26 novembre 2024 e successivamente annullate”.

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