di Niccolò Bellaccini
“Natale a tutti i costi” è il nuovo film natalizio che ha come protagonista Christian De Sica. Come ci racconta Francesco Gallo per l’Ansa, la novità è che non si tratta di uno dei classici cinepanettoni, per i quali il politicamente corretto sta diventando una “mazzata”, ma bensì di una commedia, disponibile su Netflix a partire dallo scorso 19 dicembre.
Diretto e ideato da Giovanni Bognetti, si tratta di un vero e proprio remake di “Mes Très Chers Enfants”, anch’essa commedia francese del 2021. Oltre al figlio d’arte, che ricoprirà il ruolo di Carlo, sono presenti anche Angela Finocchiaro (nel ruolo di Anna), Dharma Mangia Woods (che interpreterà Alessandra) e Claudio Colica (nel ruolo di Emilio. La storia si concentra sull’essenza della famiglia, con i due figli Alessandra ed Emilio che dopo aver lasciato il nido da mesi, comunicano ai propri genitori la loro assenza per Natale. Questo fa scatenare le menti dei due genitori che iniziano ad attuare un piano per far tornare i due a casa.
De Sica, presente in mattinata all’incontro con la stampa, ha voluto puntualizzare su una frase presente sia nel trailer che, chiaramente, nel film: l’espressione ‘na merda’ pronunciata dallo stesso dopo aver assaggiato una bottiglia di vino abruzzese regalata dal figlio. Una battuta che non è piaciuta per niente al presidente della regione Abruzzo Marco Marsilio, e che ha suscitato irritazione anche nel Consorzio di tutela vini d’Abruzzo. Così De Sica sulla questione: “Se la sono presi proprio con me, ma vado spesso in Abruzzo per spettacoli e il loro vino mi piace. Il fatto è che i miei figli vengono a cena solo per i soldi e non per affetto e così dico la frase per loro e non per la qualità del vino: viva l’Abruzzo!”.
Abbandonata la polemica con l’Abruzzo si passa a quella dei cinepanettoni: “Se facessi oggi un cinepanettone come quelli di Aurelio De Laurentiis andrei subito carcerato. Bisogna stare attenti al politicamente corretto. Eppure si ride con il demonio e non con San Francesco. Il comico è cattivo, non è buono, la vecchietta che casca a terra fa sempre ridere”.
Sempre lo stesso attore romano ha poi aggiunto sui classici film natalizi italiani: “Non me li hanno più offerti, se no li farei. Ho ricevuto ultimamente 1700 messaggi di persone che mi chiedevano di tornare a farli, ma a settant’anni compiuti non puoi più fare ‘Un americano a Roma’ anche se sei Alberto Sordi”. Nonostante tutto però poi aggiunge: “Eppure è una formula che può ancora funzionare se si pensa che il film che ho fatto nel 2018 con Massimo Boldi, ‘Amici come prima’, ha incassato otto milioni di euro”.
De Sica poi, ha chiuso il suo discorso scherzando sul rapporto con i suoi veri figli: “Quando sono andati via è stata una liberazione. Non ho figli interessati e poi io e Carlo Verdone (cognato di De Sica n.d.r.) siamo ormai una cooperativa. Da noi a Natale ci vengono anche perché si divertono molto”. Angela Finocchiaro, sempre sullo stesso argomento, ha imvece commentato: “Premetto che con i figli sono appiccicosa, ma poi sono stata sempre io a spingerli via. Ultimamente ho scoperto che va bene così: se so che stanno bene sto bene anche io”.
Il film è stato prodotto da Alessandro Usai e Iginio Straffi per Colorado Film in associazione con Sony Pictures International Productions, è in collaborazione con RTI.
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