Lorenzo Musetti riporta il bronzo all'Italia del tennis

Dopo la sconfitta in semifinale con Djokovic, l'azzurro trionfa contro Auger-Aliassime conquistando una storica medaglia a Parigi. Domani sarà la volta del doppio femminile.

Lorenzo Musetti riporta il bronzo all'Italia del tennis
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3 Agosto 2024 - 22.36


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di Gabriele Bisconti

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In attesa di scoprire di quale metallo sarà la medaglia di Sara Errani e Jasmine Paolini, impegnate domani nella finale del doppio femminile, il carrarino riporta il bronzo all’Italia del tennis 100 anni dopo Uberto de Morpurgo, curiosamente sempre a Parigi. Dopo la sconfitta con Djokovic in semifinale, Musetti è riuscito a battere il canadese Felix Auger-Aliassime (n.19 del mondo) nella “finalina” del 3°/4° posto con il punteggio finale di 6-2, 1-6, 6-3.

La tenacia, i rovesci ad una mano, gli aces nei momenti decisivi come sul 30-15 nel 9° game dell’ultimo set, la calma quando tutto era da ricostruire (nel secondo set conclusosi con il punteggio di 6-1 in favore del classe 2000 canadese) e la sicurezza nei propri colpi hanno fatto la differenza nei momenti più delicati di un match giocato in maniera ottimale da entrambi gli atleti.

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Dopo aver perso ieri con il serbo n.2 del mondo in semifinale, l’allievo di Simone Tartarini è riuscito a togliersi la soddisfazione di una medaglia olimpica, a coronamento di un’estate da sogno costellata anche da risultati prestigiosi come le semifinali a Stoccarda e a Wimbledon e le finali conquistate al Queen’s e a Umago.

Il bronzo conquistato da Lorenzo è il risultato di un definitivo salto di qualità del toscano, cresciuto sotto ogni aspetto negli ultimi mesi, ma in particolare nell’approccio mentale e nella continuità nel rendimento, doti che l’hanno fatto tornare vicinissimo al best ranking Atp e a ridosso della top10 (prima dell’esperienza a queste Olimpiadi stazionava alla posizione n.16). Dopo la Coppa Davis vinta a Malaga lo scorso novembre, con la maglia azzurra Lorenzo festeggia così un altro momento storico. Un’ impresa che resterà negli annali e nell’immaginario collettivo per moltissimo tempo.

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