Si moltiplicano i messaggi di cordoglio per Michela Murgia, la scrittrice, drammaturga e attivista morta giovedì sera all’età di 51 anni.
“Ma l’amor mio non muore”, scrive Roberto Saviano.
“Non è necessario condividere le idee di Michela Murgia per considerarla una donna coraggiosa, appassionata, coerente oltre che un’autrice originale e di grande talento. La sua scomparsa, anche se purtroppo annunciata, mi colpisce profondamente”, afferma Marina Berlusconi, presidente del Gruppo Mondadori con il quale la scrittrice sarda ha pubblicato le sue opere.
“Non so come faremo a stare senza di te. Ci hai insegnato come vivere e anche come morire”, le parole di Luciana Littizzetto. “Quel tuo ultimo sorriso, donna luminosa, lo porterò sempre con me”, dice Geppi Cucciari. E ancora: “Lotteremo insieme sempre, perché ci sarai sempre e vinceremo noi”, commenta il deputato Pd Alessandro Zan. “Michela, amore. Grazie per tutto”, è il messaggio di Loredana Lipperini. “Nella notte delle stelle, va via una stella. Libera fino all’ultimo: addio Michela Murgia”, è il post di Paolo Borrometi.
Michela Murgia “è stata una donna unica nel panorama italiano: una scrittrice, un’intellettuale, un’artista, una voce libera, una femminista con un occhio dissacrante verso le convenzioni e le ipocrisie. Una persona interessante che amava le provocazioni e la sfida a viso aperto – scrive la deputata Pd Laura Boldrini in un lungo post -. Ha vissuto a modo proprio, Michela, con la sua famiglia queer, circondata da affetto. Con le scelte radicali della sua vita e anche con la sua morte, ha dimostrato intelligenza e impegno politico. Di questo e di molto altro le saremo sempre grati”.
“Perdiamo una voce potente nel dibattito pubblico, creativa nella scrittura e una persona libera e coraggiosa. Riposa in pace Michela Murgia”, twitta il leader di Azione Carlo Calenda. “Molte cose ci dividevano da Michela Murgia, ma ora è il momento del dolore per la sua scomparsa e del rispetto per una donna che ha reso la sua malattia un incitamento alla pienezza della vita. Le sue argute provocazioni, anche al mondo cattolico, hanno saputo stimolare riflessioni politiche e sociali profonde. La diversità di pensiero è una ricchezza e riteniamo che persone come Michela Murgia abbiano contribuito a elevare il livello del nostro dibattito pubblico. Ci mancherà”, afferma il capo politico di Noi Moderati Maurizio Lupi.
“Le persone come Michela Murgia sono corrosive. Perché, appunto, corrodono, intaccano i poteri, non ne sono comode stampelle. Indicano una direzione, un cammino da intraprendere. Raccontano di diritti e di libertà”, scrive sui social Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia. “Siamo veramente tristi, Michela Murgia ci ha lasciati. Ha combattuto fino alla fine contro il male che la stava uccidendo, ma purtroppo ora è partita per l’ultimo viaggio. Addio Michela, non ti dimenticheremo mai”: così Rete Italiana Antifascista saluta sui social la scrittrice sarda.
“Ci eravamo messaggiate da poco e non potevo immaginare che tutto precipitasse così velocemente: un grande dolore e una immensa e troppo precoce perdita. Ci mancherà il tuo pensiero lucido e mai banale” è il messaggio di Vladimir Luxuria. “Grande l’emozione leggendo l’intervista in cui parlavi del cancro, della cura, di fede, sogni, amore, di famiglia, di passato, presente e futuro. Ci lascia una grande donna, una grande Sarda. Grazie per tutto ciò che hai voluto condividere. Michela, che la terra ti sia lieve”, scrive su Twitter la vicepresidente del M5S Alessandra Todde.
Poi altri commenti pieni di ipocrisia da parte di esponenti della destra reazionaria che hanno sempre sputato veleno contro Michela Murgia che – per decenza – evitiamo di commentare.