Memorie del Festival, Elena Balotti: "Nanì di Carone e Dalla avrebbe dovuto vincere"

La nostra inchiesta sulle canzoni di Sanremo: per l'insegnante modenese la canzone rappresenta una sintesi armoniosa indimenticabile fra l'allievo e il maestro

Memorie del Festival, Elena Balotti: "Nanì di Carone e Dalla avrebbe dovuto vincere"
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4 Marzo 2021 - 14.58


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La musica influenza il nostro cervello. Non solo nell’immediato, con la scelta del brano che più ci piace. L’effetto è a medio e lungo termine che produce quella canzone, nel legame tra la musica e il testo, è a medio e lungo termine. Ci segue nel tempo, diventando una sorta di totem che segnala la nascita o la fine di un amore, l’affermarsi di un’amicizia o il semplice mal di pancia per un inaspettato problema familiare. Lo spiega bene, nel suo articolo, Maurizio Bettini.  Lo spiegherebbero ancora meglio- se chiamati in causa- i neurologi i quali conoscono ormai alla perfezione, quali sono i meccanismi attraverso i quali la musica attiva quelle aree che chiamano limbiche, quelle ciò che determinano i nostri comportamenti, specie quelli impulsivi.

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Abbiamo voluto condurre un piccolo test, proprio in occasione del Festival di Sanremo, che è una sorta di torta sulla quale ronzano come vespe golose le emozioni e i ricordi del passato, Un gruppo di amici si è prestato al gioco: qual è la canzone che più ricordi di Sanremo?  Cosa ti ricorda quel brano e quali sensazioni ti ha suscitato allora? In questo close-app su Sanremo troverete quindi i ricordi degli amici che si sono prestati al gioco. Noi (Manuela Ballo, Marcello Cecconi e Francesco Tunda) abbiamo raccolto le testimonianze e cercato di attenerci il più possibile a ciò che ci hanno raccontato della canzone scelta e delle emozioni in loro suscitate.

La sua scelta può apparire bizzarra ma è ben motivata: la canzone che le è rimasta dentro è Nani cantata da Pierdavide Carone, in coppia con Lucio Dalla. Elena Balotti, insegnante modenese, di buon grado si tuffa nei ricordi musicali. Era Il Festival del 2012 e per lei era quella la canzone che andava premiata in quell’edizione, insomma era per lei la vera vincitrice di quell’edizione festivaliera in quanto “due capacità artistiche così diverse hanno saputo creare una sintesi tanto armoniosa da rendere musicalità e testo indimenticabili”.
Fu l’ultima apparizione televisiva di Lucio Dalla che nemmeno due settimane dopo la fine della kermesse sanremese sarebbe morto a causa di un infarto. Era stato proprio il cantante bolognese a volere Carone al festival dentro un progetto che mirava a valorizzare i giovani che mostravano di avere talento.  

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Pierdavide Carone e Lucio Dalla in “Nanì”

Il festival, condotto da Gianni Morandi, assegnò il quinto posto alla canzone di Carone e Dalla mentre trionfò Emma con Non è l’inferno. Questa sarà anche l’edizione cornice del ritorno a Sanremo di Adriano Celentano che, nel suo classico monologo, se la prese con la stampa cattolica ricevendo applausi e fischi in platea e sollevando polemiche all’esterno nelle quali fu coinvolta anche la Rai.

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