Il Presidente Sergio Mattarella, commemorando il 44° anniversario della strage di Bologna, ha dichiarato che quarantaquattro anni dopo l’attentato, ci si unisce ai familiari delle vittime e alla città di Bologna con profondi sentimenti di solidarietà. Ha definito Bologna il teatro di una spietata strategia eversiva neofascista, alimentata da complicità presenti in gruppi sovversivi che hanno tentato di attaccare la libertà conquistata dagli italiani. Mattarella ha affermato che a Bologna si è consumato uno degli eventi più tragici della storia repubblicana italiana.
Ha poi sottolineato che i morti, le immagini della stazione devastata e l’attacco alla convivenza degli italiani hanno impresso un segno indelebile nell’identità della Repubblica e nella coscienza del popolo italiano. Il Presidente ha enfatizzato che la memoria non è solo un dovere, ma l’espressione consapevole della cittadinanza espressa nei valori costituzionali che la violenza terroristica voleva colpire e abbattere. Ha concluso definendo la strage una ferita insanabile e un monito permanente da trasmettere alle giovani generazioni, insieme ai valori della risposta democratica che hanno permesso il riscatto e la salvaguardia del bene comune nell’unità della comunità nazionale.
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