È una di quelle notizie che sono uno specchio dei nostri giorni: quattro belle ragazze si a Palazzo Reale a Napoli sono sedute su un trono dei Borbone, un pezzo da museo quindi, si sono fatte fotografare e hanno diffuso sui social la loro immagine. Sorridono eleganti e felici. Il messaggio? Guardate dove siamo e chi se ne frega se siamo sedute su un pezzo di storia, su un piccolo monumento che come la storia meriterebbe rispetto. Il passato non conta nulla, l’esibizionismo del proprio io vale molto di più. Poiché questo è l’andazzo, allora ha ragione chi contesta questo uso dei monumenti.
Le quattro erano a una serata del 10 maggio dell’associazione “Wine&Thecity” che ha pagato quasi novemila euro per avere quelle sale. Chi era presente, avvisa l’associazione, ha pagato un biglietto perché era una serata di beneficienza. Oltre 280 i presenti. Dicono le cronache: le quattro hanno superato ogni barriera di protezione, hanno calpestato tappeti antichi, si sono sedute e fotografate. Il bello, si fa per dire, è che nessuno le abbia fermate. Eppure quel trono è – riferiscono i cronisti – del quinto decennio dell’800, è stato restaurato con un lavoro lungo due anni ed è di nuovo nella sala borbonica a un anno. Le quattro rischiano una denuncia. Spetta alla soprintendenza all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio oppure alla direzione di Palazzo Reale decidere se sporgere denuncia. Il soprintendente dapprima ha cercato di sminuire il fatto a una “una goliardata”. In un secondo momento ha parlato di ”assoluta mancanza di senso civico”. Chissà se le quattro hanno compreso o si sentiranno vittime di un assalto mediatico.