di Laura Regardi
Gennadii Kravchenko, videomaker ucraino anche conosciuto come Matt Evans, omaggia la sua terra con il video “We are Ukraine” ad un mese esatto dallo scoppio della guerra.
“Avevo bisogno di esprimere tutto quello che è il bello della mia Ucraina mostrandolo al mondo, anche in un momento – spiega Evans – in cui la speranza sembra sospesa in una bolla, come in apnea”.
E infatti, il suggestivo filmato è stato girato a A Y-40 The Deep Joy, la piscina di Montegrotto Terme con una delle acque termali più profonde del mondo. La voce potente e ipnotica di Jamala, vincitrice ucraina dell’Eurovision Song Contest a Stoccolma nel 2016, accompagna le immagini del video con la canzone 1944.
La cantante non è l’unica connazionale a prender parte al filmato. Collaborano al video anche Sophia Beatrice Maporti, 15enne ucraina da parte di mamma, il fotografo e videomaker Alessandro Marcheselli, il cui nome originario è Oleksandr Vynogradov, ucraino di nascita e adottato da genitori italiani, la fotografa Olga Mufel, originaria di Kharkiv.
Insieme a loro anche due artiste professioniste, fuggite dal loro paese solo qualche giorno fa: Anastasia Mekheda, make-up artist e Margarita Hanhalo, fotografa.
Infine, la melodia simile ad una ninna nanna che apre il video, dolce e disperata al tempo stesso, è stata realizzata dall’ucraina Tetiana Aleksandrova.
Ad affiancarli nel progetto, con ruoli diversi, sono stati: Gaetano Tizzano, attore diplomato all’Accademia del Teatro Stabile del Veneto; Diletta Deila Martira, ballerina presso Teatro della Scala e Teatro del Maggio Musicale Fiorentino; Emanuele Marchetti, attore di cinema e teatro; Anna Zielo, apneista; Alice Bettio, istruttrice di nuoto e atleta di nuoto sincronizzato e Asia Tosato, 6 anni e alla sua prima prova da attrice. Nel backstage anche i fotografi Federico Calitri e Fabio Rolleri.
Per le riprese subacquee, Evans è stato affiancato da uno dei più importanti direttori di fotografia subacquea, Fabio Ferioli.
Lo stemma a tridente, la bandiera gialle e blu e i vestiti tipici ucraini indossati dai protagonisti del video galleggiano in uno spazio oscuro e dilatato, addolcito dalle note della canzone di Jamala, che in sottofondo canta “Quando ti arrivano gli estranei a casa, per portarvi la morte, come puoi spiegare loro che non sei colpevole? L’umanità piange, tutti muoiono, non ingoiate le nostre anime”.
Il risultato finale è un video che, attraverso la magia dell’acqua, racconta la forza, la disperazione ma soprattutto l’orgoglio di un popolo spaventato, ma che continua a resistere.