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Seydou Sarr all'Ansa: "Il 2024 il mio anno, l'anno del capitano"

Dal film alla passione per il calcio, passando per la convivenza a Fregene con i compagni di riprese, nonché amici

Seydou Sarr all'Ansa: "Il 2024 il mio anno, l'anno del capitano"
Seydour Sarr a San Casciano dei Bagni, 29 giugno
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20 Luglio 2024 - 19.22


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Seydou Sarr, 19 anni e protagonista assoluto del film “Io Capitano” di Matteo Garrone, si racconta a 360° in un’intervista rilasciata ai microfoni di Alessandra Magliaro per l’Ansa, ospite del Festival Cinema di Tavolara per presentare proprio il film.

Definisce il suo 2024 come “l’anno mio, l’anno del capitano”; e come dargli torto, con la sua vita che è completamente cambiata sia dal suo arrivo in Italia, ma soprattutto dopo l’uscita del film e del successo che n’è conseguito. Vittoria al Marcello Mastroianni, alla Mostra del cinema di Venezia, fino alle candidature agli Oscar e ai Golden Globe.

Le proiezioni più rinomate sono importanti e affascinanti, ma lui ha una preferenza speciale: “Le proiezioni più belle sono state quelle in giro per il mio paese, il Senegal, dove tanti ragazzi grazie al film hanno scoperto che il viaggio per l’Italia e l’Europa è tragico al 90%”.

Sul suo momento: “Stanno arrivando carta d’identità e permesso di soggiorno” dice pieno di entusiasmo, “Il mio è un caso di fortuna, una persona che non aveva mai lavorato nel cinema e che con un film che ha fatto il giro del mondo si è trovata improvvisamente ad avere successo come attore. Mia mamma ha recitato a teatro e fatto la cantante, forse un po’ mi ha trasmesso lei questa capacità”.

Oltre a fare i provini da attore per una serie tv che dovrebbe girarsi ad ottobre, Seydou ha raccontato sia del documentario girato per la Lega Calcio per combattere il razzismo, ma anche della sua immensa passione per questo sport: “Sono un difensore centrale, gioco da quando sono piccolo e mi piacerebbe diventare un professionista. Ho fatto il provino per il Lecce e tra qualche giorno con il Civitavecchia, ora che i documenti stanno arrivando forse ci riesco”.

Seydou vive a Fregene insieme agli altri protagonisti di “Io Capitano”, Moustapha Fall e Amath Mamadou Diallo, a casa di Donatella Rimoldi, mamma di Matteo Garrone. Rapporto speciale quello tra Donatella e i ragazzi, come spiega lo stesso Seydou: “Donatella ci ha accolti ormai più di un anno fa, ci ha insegnato a parlare italiano e a cucinare la pasta, la mia preferita è al ragù. Io le voglio davvero bene, mi ha fatto sentire a casa”.

Nell’intervista di Alessandra Magliaro, scopriamo anche altri aspetti dei ragazzi, come il sogno di fare il modello per Moustapha, il lavoro di fonico, oltre all’aver girato altri tre film, di Amath e la costante presenza del pallone tra i piedi di Seydou, che si allena tutti i giorni in spiaggia a Fregene vestendo anche la maglia della sua squadra del cuore, la Roma, facendo partite con gli amici, giocando in piscina, cantando e suonando i bonghi.

Il merito della partecipazione al casting del film è esclusivamente merito di una delle 3 sorelle di Seydou, che lo ha spinto, costretto e convinto a presentarsi, con lui convinto di vivere un’esperienza con una speranza (“non si sa mai” ha detto).

Nonostante ciò, ci sono stati vari momenti difficili durante le riprese del film, una soprattutto in Marocco nella quale ha pensato seriamente di lasciare: “In Marocco è stato davvero tosto, finché abbiamo girato in Senegal anche se era la mia prima volta su un set era tutto naturale, vero, come la mia vita, ma lì incontrare i veri migranti e andare avanti con l’odissea del personaggio è stato faticoso, anche emotivamente, ci sono riuscito perché ho capito che avrei dato loro voce, il controcampo come ripeteva Matteo sul set”.

In conclusione così commenta: “Io non mi sento cambiato ma solo appunto fortunato, prima di tutto per aver incontrato Matteo che è un padre per me (Seydou ha perso proprio il papà 6 mesi prima della partecipazione al casting) e poi per Donatella, mi consigliano, mi fanno crescere, mi fanno essere me stesso. E sì mia mamma in Senegal è anche un po’ gelosa di loro ma sa che vogliono il mio bene”.

A questo aggiunge poi un simpatico siparietto sull’eventuale futuro da modello: “A me piace fare il modello fotografico ogni tanto ma il mio futuro nella moda non lo vedo anche se l’agenzia Elite mi corteggia da un po’”. Sulle orme di Moustapha, ha già lavorato per brand come Moschino e Fendi.

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