Quella di quest’anno si riconferma una delle edizioni del Festival più seguite dal pubblico. Sebbene gli spettatori complessivi vengano calcolati ricorrendo a un nuovo sistema di misurazione, chiamato total audience che tiene conto anche delle visioni tramite mezzi digitali, i dati sono più che positivi per la Rai. Come afferma la stessa Auditel, tuttavia, questi non sono pienamente confrontabili con quelli degli anni passati.
A guardare la seconda serata sono stati 11,7 milioni di spettatori, corrispondenti al 64,5% di share. Un dato leggermente inferiore rispetto alla prima, che ha toccato i 12,6 milioni (65,3%), ma comunque ottimi se paragonato agli anni passati. La seconda serata dell’ultima edizione, condotta da Amadeus, aveva fatto segnare i 10,36 milioni di spettatori col 60,1% di share, mentre nel 2023 erano 10,54 milioni (62,3%) e nel 22 la media ammontava a 11,21 milioni (55,8%). In piena pandemia, nel 2021, scese a 7,58 milioni (42,1%) mentre nel 2020, quando Amadeus condusse il suo primo Sanremo, a guardare il Festival furono 9,69 milioni di italiani (53,3%).
Nello specifico la pre-serata “Sanremo Start” (20:41-21:10) ha raccolto 12.244.000 telespettatori con uno share del 50,27%, la prima parte (21:16-23:28) ha raggiunto 14.848.000 spettatori con uno share del 63,62% e la seconda è stata seguita 7.553.000 spettatori con uno share del 67,20%. Dati che dovrebbero entusiasmare i dirigenti Rai, sebbene le ripetute critiche che hanno accomunato la conduzione e il Festival di quest’anno definito “il Festival della normalità” per sembrare eccessivamente scialbo e senza carattere.