Sono tanti i personaggi pubblici iberici scesi incampo per protestare contro la guerra: dal regista Pedro Almodovar a scrittori come Javier Cercas, Antonio Munoz Molina, Elvira Lindo e Rosa Montero, passando per artisti come Miguel Rios, Malena Alterio e Rodrigo Sorogoyen, sono solo alcuni degli oltre 100 esponenti della cultura spagnola ad aver aderito all’appello a scendere in piazza sabato 14 giugno per “fermare la guerra”.
La mobilitazione è partita dal sito PararLaGuerra.es, a cui oltre 100 organizzazioni sociali e sindacali fanno riferimento, con il chiaro obiettivo di “trasformare l’indignazione in azione di massa nelle strade”, come recita il manifesto esposto in una conferenza stampa a Madrid durante la quale erano presenti il regista teatrale Lluis Pasqual, il drammaturgo Miguel del Arco e l’attrice Isabel Ordaz.
Nella dichiarazione si esorta a porre fine al “genocidio che ha per obiettivo finale lo sterminio e la pulizia etnica di oltre due milioni di gazawi”.
“Questo è il progetto criminale che Netanyahu, con il sostegno incondizionato di Trump e con il governo di Israele sta perpetrando da 10 mesi contro la popolazione civile innocente, disarmata e indifesa”, denuncia il manifesto in cui si deplora la rottura del “precario cessate il fuoco” del 18 marzo, che ha provocato “un’escalation della violenza”, con “i bombardamenti quotidiani di ospedali, scuole, rifugi e tende”.
Nella capitale spagnola la mobilitazione prenderà il via nella Plaza Juan Goytisolo, davanti al Museo di Arte Moderna Reina Sofia.