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Praemium Imperiale 2025: premiati ieri a Tokyo i cinque artisti internazionali più influenti

Pittura, scultura, architettura, musica e teatro/cinema sono le cinque discipline premiate da uno più prestigiosi premi d’arte internazionale. Dal Portogallo all’Ungheria, passando per il Belgio e la Scozia, si aggiudicano il riconoscimento Abramović, Doeg, de Moura, Schiff e De Keesmaeker 

Praemium Imperiale 2025: premiati ieri a Tokyo i cinque artisti internazionali più influenti
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16 Luglio 2025 - 15.43


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I vincitori della 36ª edizione del Praemium Imperiale sono stati annunciati ieri in simultanea da Londra, Parigi, Berlino, New York e Tokyo. Il prestigioso premio d’arte internazionale è conferito dalla Japan Art Association, la più antica fondazione culturale del Giappone

Sono cinque le discipline premiate – pittura, scultura, architettura, musica e teatro/cinema – e in palio ci sono 15 milioni di yen (circa 91mila euro), un diploma e una medaglia che sarà consegnata personalmente dallo zio dell’imperatore del Giappone Naruhito, il principe Hitachi, durante la cerimonia di premiazione prevista per il 22 ottobre a Tokyo.

Gli artisti premiati sono stati la serba Marina Abramović, lo scozzese Peter Doeg, il portoghese Eduardo Souto de Moura, l’ungherese András Schiff e la belga Anne Teresa De Keesmaeker, «artisti originali e dalla forte personalità – ha commentato il presidente Lamberto Dini – tutti contraddistinti da una carriera piena di successi».

Marina Abramović, celebre artista serba e rinomata per la sua esplorazione nell’arte dei limiti di corpo e mente, quest’anno è stata premiata nella categoria della sculturaPeter Doig, esponente del movimento della “Nuova pittura figurativa” si muove tra immagini suggestive, al limite tra il reale e il surreale con uno stile inconfondibile che quest’anno gli è valso il premio nella pitturaEduardo Souto de Moura, candidato dal comitato italiano per più di dieci anni, finalmente ottiene il riconoscimento nella categoria dell’architettura, grazie alle sue opere, famose a livello internazionale, che si integrano armoniosamente con la natura; András Schiff, famoso per le sue esibizioni guidate solo dalla sua memoria anziché dagli spartiti, è uno dei pianisti più promettenti dei nostri tempi che ha vinto il premio nella sezione della musica; e infine, Anne Teresa De Keesmaeker, già nota per le sue coreografie sin dagli anni Ottanta, si aggiudica la vittoria nella danza.

Le scelte sono state dettata dai «risultati conseguiti – commenta sempre Dini – per la loro influenza artistica a livello internazionale e per il contributo dallo alla comunità mondiale con la loro attività». L’appuntamento per la cerimonia di premiazione è fissato per il 22 ottobre a Tokyo.

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