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"Etruschi in Olanda", la mostra dal 6 dicembre al 15 marzo a Cortona

Un’esposizione di 150 opere, fra cui 10 suggestivi bronzi della collezione Corazzi provenienti dal Museo statale dell'Antichità di Leida

"Etruschi in Olanda", la mostra dal 6 dicembre al 15 marzo a Cortona
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23 Novembre 2025 - 17.24


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Un evento assolutamente da non perdere è prossimo ad iniziare. Infatti, il Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona (MAEC) presenta la mostra “Gli Etruschi in Olanda. A 40 anni dal Progetto Etruschi”, un’esposizione che celebra lo storico legame tra Cortona e la città di Leida, nel segno della cultura etrusca e della collaborazione internazionale.

Il progetto, promosso dal Comune di Cortona e dall’Accademia Etrusca, in collaborazione con il Rijksmuseum van Oudheden di Leida, segna un nuovo capitolo nella valorizzazione del patrimonio archeologico e nella memoria dell’Anno degli Etruschi del 1985, un momento chiave nella storia culturale della Toscana e dell’Italia, perchè da lì in avanti l’archeologia si trasformò da conoscenza per “pochi” a tematica sempre più condivisa dalle persone.

Nel quadro delle celebrazioni del Progetto Etruschi della Regione Toscana del 1985, il ritorno a Cortona di parte della Collezione Corazzi, migrata nell’Ottocento in Olanda praticamente 200 anni fa (1826) e costituita da eccezionali bronzi etruschi, fra i quali figurano il celebre fanciullo con l’oca e il grifo, simbolo della mostra, è l’occasione per riflettere sull’importanza dei collegamenti internazionali che furono fondamentali nella storia dell’Accademia cortonese (che nel 2027 compirà trecento anni), e che il MAEC, fin dalla sua nascita nel 2005, ha voluto proseguire.

La mostra ripercorre, attraverso cinque sezioni, l’evoluzione del pensiero archeologico e del collezionismo dal Settecento a oggi. Si parte dalla saletta Tommasi con il “Progetto Etruschi – 1985“, anno in cui l’archeologia è diventata patrimonio della comunità aretina.

Nella sala dei Mappamondi, la seconda sezione “L’interesse per l’archeologia (1727–1826)“, con la nascita dell’Accademia Etrusca e la riscoperta delle origini. Da qui, nella terza sezione, nel salone Mediceo, “L’Olanda e la collezione etrusca al Rijksmuseum van Oudheden di Leida, XVII-XIX sec. L’Olanda e l’interesse per l’archeologia“, che propone un viaggio dei reperti cortonesi provenienti dal museo olandese e la storia del collezionismo europeo.

La quarta tappa, sempre nel salone Mediceo, è quella della “Valorizzazione del patrimonio culturale nazionale” – Dal 1826 ad oggi: il contributo del “Progetto Etruschi”, con le grandi scoperte archeologiche del territorio cortonese e le collaborazioni internazionali più recenti.

In conclusione, nella sala del Tempietto Ginori, la quinta tappa riguarda “L’influenza degli etruschi sul contemporaneo”, e vede al suo interno opere come il “Giano” di Gino Severini e la “Collezione Statuette Ginori – Progetto Etruschi 1985”.

Fra le 150 opere che verranno esposte si segnalano 10 bronzi provenienti dal museo olandese di Leida, fra cui una statua bronzea di un’offerente femminile, quella di un fanciullo con volatile e anche alcune figurine danzanti. Il percorso sarà particolarmente immersivo grazie ad un allestimento che valorizza la presenza dei bronzi.

A margine della presentazione dell’importante evento, sono molteplici le figure illustri che hanno voluto rilasciare delle dichiarazioni. A partire da Luciano Meoni, sindaco del Comune di Cortona, che si è così espresso: “Questa mostra rappresenta non solo un omaggio alla storia e all’identità culturale di Cortona, ma anche un segno tangibile della forza dei legami internazionali costruiti nel tempo attraverso la cultura”.

E ha continuato il primo cittadino: “Il ritorno dei reperti della Collezione Corazzi dal Rijksmuseum van Oudheden di Leida è un evento dal grande valore simbolico e umano: un ponte tra passato e presente, tra Toscana e Paesi Bassi, nel nome della conoscenza e della condivisione. Come nel 1985, Cortona torna a essere punto di incontro e di dialogo tra comunità diverse, dimostrando che il patrimonio culturale è una risorsa viva, capace di unire e generare futuro”.

Queste, invece, le parole di Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana: “Nel 40esimo anniversario del Progetto Etruschi celebriamo un anno di straordinaria intensità culturale, segnato da iniziative che confermano la Toscana come terra capace di custodire e rinnovare il proprio patrimonio”.

E ha continuato Giani: “Il ritorno a Cortona dei reperti Corazzi, grazie a una preziosa collaborazione internazionale, è un gesto dal forte valore simbolico: un ponte tra Toscana ed Europa che rinnova antichi scambi e arricchisce la nostra identità. Con il progetto Etruschi 85/25 continuiamo questo cammino, investendo nei linguaggi digitali per rendere il patrimonio etrusco sempre più accessibile, condiviso e vivo nelle nostre comunità, soprattutto per le nuove generazioni”.

Infine, Luigi Donati, Lucumone dell’Accademia Etrusca di Cortona, ha tuonato: “Dopo molti anni, riprende quindi la tradizione ormai consolidata da parte del MAEC di stringere relazioni con i maggiori istituti museali internazionali nei quali sono presenti testimonianze provenienti dal nostro territorio”.

E ha concluso Donati: “Compito fondamentale dell’evento espositivo sarà quello di dimostrare come il “Progetto” del 1985 sia stato capace di generare una serie di iniziative di straordinario valore, ricorrendo anche all’ausilio delle nuove tecnologie utili alla fruizione di un patrimonio di particolare valore. Alla mostra si accompagna un catalogo che intende illustrare le varie sezioni in cui essa è articolata”.

Insomma, una interessantissima e affascinante mostra è prossima ad aprire le proprie porte al pubblico, che si spera accorra numeroso nella Città di Cortona per immergersi totalmente nei capolavori Etruschi, che oltre ad essere delle forme d’arte molto particolari, rinforzano il legame esistente tra Italia e Paesi Bassi, due Stati che sono una spanna sopra a tutti gli altri nel campo della cultura.

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