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Giffoni, ecco i film vincenti della 55a edizione

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Giffoni, ecco i film vincenti della 55a edizione
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27 Luglio 2025 - 17.58


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Il festival cinematografico dedicato alle nuove generazioni si è concluso e oltre 5.000 giovani giurati provenienti da 30 paesi hanno votato vincitori e vincitrici tra più di 2.500 opere selezionate da tutto il mondo.

Per questa 55a edizione il Grayphon Award per Elements +6 va a “Super Charlie” di Jon Holmberg (Svezia/Danimarca), opera di animazione che racconta la storia di due fratelli, un neonato con superpoteri, l’altro invidioso, che devono salvare la città dalle grinfie di un supercattivo.

Per Elements +10 vince “Honey” di Natasha Arty (Danimarca). La pellicola si concentra su una tredicenne timida e talentuosa che cerca il coraggio di esprimere i suoi sentimenti attraverso la musica.

Generator +13 premia “Wolfgang” di Javier Ruiz Caldera (Spagna). Il film racconta la vita di un bambino di nove anni, prodigio del pianoforte, che dopo la morte della madre cerca di costruire un rapporto con il padre mai conosciuto. Invece Generator +16 lo vince “Isle Child” di Tomas Percy Kim (Corea del sud/Stati Uniti), narra il viaggio di un ragazzo coreano adottato che scopre le proprie radici biologiche.

Per Generator +18 il primo premio va a “Kneecap” di Rich Peppiatt (Irlanda/Regno Unito) basato sulla storia vera di un trio rap, proveniente dall’Irlanda del Nord, che sfida l’establishment utilizzando il gaelico come forma di protesta.

Nella sezione Gex Doc vince Cutting Through Rocks di Sara Khaki e Mohammadreza Eyni (Iran/Paesi Bassi/Stati Uniti/Germania/Qatar/Cile/Canada). È il racconto della prima donna che viene eletta consigliera di un villaggio iraniano e tratta dello scontro ideologico tra progresso e patriarcato.

Il premio per il Best Cinematography (in memoria di Gaetano del Mauro) è stato assegnato a “Promise L’Be Fine” di Katarina Gramatová (Slovacchia/Repubblica ceca), storia di un quindicenne che cerca di ricongiungersi con la madre tra povertà e bugie.

I cortometraggi vincitori del Gryphon Award, per Elements +3 se lo aggiudica “The Goldfish” di Gisella Gobbi (Italia), breve racconto sull’amore di una bambina per il suo pesciolino.

Il premio Lete lo vince “Marta vuole giocare” di Matteo Quarta (Italia), un film che trasmette l’idea di inclusività e di oltrepassare gli stereotipi di genere attraverso lo sport.

 Il Premio Tommy Hilfiger va a “The Secret Floor” di Norbert Lechner (Germania/Austria/Lussemburgo): un ragazzo scopre un ascensore che lo porta nel 1938, in pieno periodo nazista, dove lega con due coetanei.

L’Enel special Award premia “Bird of a Different Father” (India), storia di una bambina con albinismo che lotta per essere accettata in una nuova scuola.

Il Terna Special Award va “Isle Child” di Thomas Percy Kim, grazie alle sue tematiche profonde su memoria, identità e origini.

Il Premio Cgs – Percorsi Creativi 2025, per Generator +13, è stato assegnato a “Felipe” di Federico Schmukler (Argentina/Spagna/Guatemala), che narra la crisi argentina del 2001 attraverso gli occhi di un tredicenne.

Per Generator +16 il premio CGS va a “Christy” di Brendan Canty (Irlanda/Regno Unito), racconto di un ragazzo che si trova nuove amicizie e che dovrà fare delle scelte difficili degne di un adulto.

Infine, l’Ecfa Award, Best European Film for Children (Elements +6) è stato vinto da “Tales from the Mgic Garden” di David Sùkup, Patrik Pašš, Leon Vidmar e Jean-Claude Rozec (Repubblica Ceca/Slovacchia/Slovenia). È la storia di tre bambini che aiutano il nonno a superare il lutto raccontando storie che mutano la realtà con l’immaginazione.

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