Questa è una delle esercitazioni svolte dalle studentesse e dagli studenti che stanno frequentando il Laboratorio di giornalismo, tenuto dal Professore Maurizio Boldrini. Sono da considerarsi, per l’appunto, come esercitazioni e non come veri articoli.
di Seghedoni Rocco
E’ notte fonda all’ Etihad, il City di Pep Guardiola si fa rimontare 3 goal dal Feyenoord e non riesce ad uscire dal periodo di crisi che dura dal 26/10/2024 giorno in cui i citizens hanno vinto la loro ultima partita contro il Southampton. La partita di Champions però ha dell’incredibile con il City e si fa recuperare un vantaggio di 3 goal in 15 minuti.
Il primo goal degli olandesi descrive a pieno il momento di confusione totale del City con Gvardiol, uno dei giocatori più importanti per l’economia della squadra e per rendimento, che con un retropassaggio sbagliato dovuto ad un accesso di confidenza e dal fatto che la partita fosse fino a quel momento in totale controllo regala il goal a Hadj Moussa (ragazzo classe 2002 molto interessante, 2 goal in campionato e 2 in Champions fino ad ora) che riapre la
partita al minuto 75.
Da li in poi si percepisce la paura negli occhi e nei gesti dei giocatori in maglia azzurra, paura di non riuscire ad uscire dal momento più buio dell’era Guardiola, si vede che i giocatori non sono tranquilli che avvertono che possa accadere l’ennesimo recente disastro e cosi poi è infatti prima Gimènez e poi Hancko timbrano il cartellino portando così la partita sul 3-3.
Al termine della partita Pep si presenta in conferenza stampa con dei vistosi graffi sulla testa e sul naso e gli viene chiesto come se li fosse procurati, lui risponde così “ Me li sono fatti da solo, con le mie unghie, volevo farmi del male, volevo punirmi” dichiarazione alla quale seguirà un post di scuse su IG rivolto a coloro che purtroppo soffrono di autolesionismo scrivendo “La mia risposta non voleva in alcun modo sminuire il problema molto serio dell’autolesionismo”.
Questo episodio rappresenta la rabbia e la frustrazione che c’è in casa City e il fatto che anche un genio come Pep sia in difficoltà nel trovare delle soluzioni per riportare la sua squadra in carreggiata. Complice di questo momento di difficoltà sono anche gli infortuni in casa City infatti oltre ad avere fuori Rodri fino al termine della stagione, non sono al meglio il capitano Walker, Ruben Dias, De Bruyne, Savinho e Doku, tutti giocatori fondamentali nello scacchiere di Pep.
Il City ora affronterà domenica alle 17 il Liverpool capolista ad Anfield Road, impegno quindi durissimo per i giocatori di Guardiola che sono chiamati a fare una prestazione da inserire negli annali per invertire la rotta e tornare sulla retta via.
Argomenti: Calcio