Questa è una delle esercitazioni svolte dalle studentesse e dagli studenti che stanno frequentando il Laboratorio di giornalismo, tenuto dal Professore Maurizio Boldrini. Sono da considerarsi, per l’appunto, come esercitazioni e non come veri articoli.
di Boscagli Niccolò
Psicodramma city all’ Etihad, la squadra di Pep Guardiola , avanti 3-0 fino al settantacinquesimo, si vede raggiunta in poco più di 10 minuti da un Feeyenord cinico e mai domo. Prosegue quindi il periodo nerissimo per Halaand e compagni che non riescono a ritrovare il sorriso in una stagione che sembra inspiegabilmente diventata maledetta.
E pensare che i primi 70 minuti di mercoledì sera sembravano raccontare una storia diversa: una squadra frizzante e concentrata, 3 goal (Halaand 2 e Gundogan) e tante occasioni per lasciarsi alle spalle le 5 sconfitte consecutive (record per una squadra allenata da guardiola).
A testimonianza però dell’inconcepibile fragilità, specchio forse del difficile momento, ci hanno pensato 3 enormi disattenzioni difensive che hanno portato i goal di Moussa (interessantissimo classe 2002 con già 4 goal fra coppa e campionato) e Gimenez prima e Hancko poi e che sono costati due pesantissimi punti in classifica.
Nel post partita a parlare di questo e a mostrare tutta la frustrazione del mondo city ci ha pensato direttamente il tecnico spagnolo presentandosi ai microfoni di Sky con evidenti graffi sul collo, “ Mi volevo fare del male” afferma.
Dichiarazioni che, dato lo scalpore, sono state seguite da non poche critiche, placate con un successivo post su Instagram dello stesso Pep Guardiola, che ci ha tenuto a scusarsi con tutti coloro che soffrono del grave problema dell’autolesionismo “Ieri sera, alla fine di una conferenza stampa, sono stato colto di sorpresa da una domanda su un graffio che mi era comparso sul viso e ho spiegato che era stato causato accidentalmente da un’unghia affilata. La mia risposta non intendeva in alcun modo sminuire il problema molto serio dell’ autolesionismo”.
Rialzarsi da questo momento critico non sarà facile visti anche i tanti infortuni che hanno colpito la squadra inglese, infatti oltre a Rodri (fuori fino al termine della stagione) sono ancora fermi ai box Walker, De Bruyine, Savio, Rubén Dias e Doku.
Appuntamento dunque a domenica per vedere se Guardiola e il City riusciranno a trovare la chiave per ribaltare una situazione che sembra ormai compromessa (15esimo posto in CL e meno 8 in Premier dal Liverpool capolista).
Per farlo però sarà obbligatorio fare punti sul difficilissimo campo di Anfield Road, casa proprio del Liverpool, forse l’ultimo in cui si vorrebbe giocare in queste situazioni.