Questa è una delle esercitazioni svolte dalle studentesse e dagli studenti che stanno frequentando il Laboratorio di giornalismo, tenuto dal Professore Maurizio Boldrini. Sono da considerarsi, per l’appunto, come esercitazioni e non come veri articoli.
di Dario Citro
Il 27 novembre 2024, alle 3:00 ora italiana (4:00 in Libano), è entrato in vigore un cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah. Il conflitto, durato oltre un anno, ha provocato migliaia di vittime e costretto decine di migliaia a fuggire dalle loro case in Israele e Libano. Israele manterrà le sue truppe nel sud del Libano e ha avvertito i civili di non tornare nelle aree evacuate fino a nuovo avviso. Il piano di tregua prevede tre fasi: tregua iniziale, ritiro di Hezbollah a nord del fiume Litani, e il ritiro israeliano dal Libano entro 60 giorni. Seguiranno negoziati per la delimitazione dei confini tra Israele e Libano.
A Beirut, la popolazione ha festeggiato nonostante i segni visibili degli attacchi delle ore precedenti. Hamas ha espresso interesse per una tregua simile a Gaza, mostrando disponibilità per uno scambio di prigionieri. Hamas accusa Israele di bloccare accordi su tregua e prigionieri, nonostante una precedente intesa a novembre 2023. Nel novembre 2023, una tregua aveva permesso la liberazione di oltre 100 ostaggi in cambio di prigionieri palestinesi. Secondo le Nazioni Unite, oltre 44.000 palestinesi, principalmente civili, sono stati uccisi nella campagna militare israeliana a Gaza.
