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Elezioni Studentesche all'Università di Siena: tra irregolarità e ripartenza

Le elezioni studentesche sono un mezzo fondamentale per gli studenti universitari. Tuttavia all’Università di Siena sono state commesse gravi irregolarità, che hanno portato all’annullamento delle votazioni e questo ha sollevato grandi polemiche.

Elezioni Studentesche all'Università di Siena: tra irregolarità e ripartenza
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27 Dicembre 2024 - 20.00


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Questa è una delle esercitazioni svolte dalle studentesse e dagli studenti che stanno frequentando il Laboratorio di giornalismo, tenuto dal Professore Maurizio Boldrini. Sono da considerarsi, per l’appunto, come esercitazioni e non come veri articoli.

di Marzia Pernice

Le elezioni, inizialmente previste per il 26, 27 e 28 novembre 2024, sono state annullate dopo le ripetute segnalazioni di comportamenti scorretti che avrebbero compromesso la segretezza e la libertà del voto. Le irregolarità sono emerse già nelle prime. Alcuni studenti hanno infatti denunciato situazioni in cui si sarebbero sentiti obbligati a votare sotto la supervisione di terze persone. Questo comportamento pregiudica la segretezza del voto online e viola i principi democratici.

Il 28 novembre, a seguito di tali segnalazioni, il Rettore ha preso la decisione di sospendere le elezioni e avviare un’indagine interna per trovare i responsabili. Nei giorni successivi è stata confermata la presenza di violazioni significative e le elezioni sono state quindi ufficialmente annullate. La decisione ha generato diverse reazioni tra gli studenti candidati: alcuni hanno ritenuto l’annullamento un’azione necessaria per tutelare la democrazia, altri hanno invece espresso il loro disappunto e la frustrazione per il tempo e le risorse investite nella campagna elettorale.

Le parole di Virginia Bertolino, presidentessa dell’associazione Gioventù Universitaria: “Non abbiamo accolto le accuse di utilizzo di coercizione fisica nella richiesta del voto”. Afferma inoltre che non ci siano atti da parte dell’Amministrazione che dimostrano l’avvenimento di questi fatti e nessuna associazione è stata convocata per discuterne.

Anche l’associazione Cravos si esprime in merito: “Come Cravos riceviamo la notizia dell’annullamento delle elezioni studentesche per il prossimo biennio da parte dell’università con molta delusione. La decisione presa dal Rettore Roberto Di Pietra, senza alcuna previa consultazione con le liste in corsa, è stata effettuata a seguito di segnalazioni di eventuali comportamenti coercitivi nei confronti dei votanti dai quali la nostra associazione si distacca totalmente”.

Le elezioni sono quindi state riprogrammate dall’11 al 13 dicembre 2024 e l’università si è impegnata ad adottare misure più rigorose per garantire la regolarità di questo processo. Sono state fatte campagne di sensibilizzazione sulla correttezza del voto ed è stato introdotto un nuovo sistema di monitoraggio.

Il processo si è concluso senza incidenti e i risultati sono stati ufficializzati il 15 dicembre 2024. Tuttavia, rimane acceso il dibattito sul miglioramento delle procedure elettorali per evitare che una situazione simile possa presentarsi nel futuro. Tra le principali proposte avanzate c’è il ritorno al voto in presenza per ridurre il rischio di coercizioni e l’adozione di misure che garantiscano l’anonimato. Il Rettore Roberto Di Pietra ha dichiarato: “L’Ateneo è impegnato a garantire elezioni trasparenti e partecipative. Abbiamo già avviato una revisione delle procedure per prevenire episodi simili in futuro”.

L’episodio rappresenta un campanello d’allarme sull’importanza della salvaguardia dei principi democratici anche in ambito accademico. Attraverso l’iniziale annullamento e la successiva riprogrammazione delle votazioni l’Ateneo ha dimostrato impegno e volontà nel ristabilire la fiducia. Resta comunque fondamentale introdurre riforme che garantiscano il normale svolgimento delle procedure per assicurare una rappresentanza autentica per tutti gli studenti.

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