Super Cancellieri non basta: il Torino costringe la Lazio ad un pareggio al cardiopalma

Cancellieri formato Felipe Anderson. Due gol, uno più bello dell’altro ma il Torino di Baroni ne fa tre e rischia di vincere

Super Cancellieri non basta: il Torino costringe la Lazio ad un pareggio al cardiopalma
Matteo Cancellieri
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4 Ottobre 2025 - 22.26 Globalist.it


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di Luca Cipriani

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Lazio

Provedel 6: Qualche buona parata, soprattutto quella su Adams verso il finale del match, compensata da rinvii sbagliati e un’incertezza sul terzo gol granata. 

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Tavares 6: In ripresa rispetto alle ultime uscite. Offensivamente quasi sempre dominante, difensivamente c’è ancora tanto lavoro da fare. Esce dopo aver dato tutto per crampi. 

Romagnoli 5,5: Partita tutto sommato ordinata. Peró si perde Masina che è libero di colpire di testa e sfornare l’assist per Coco. 

Gila 6+: Il migliore della retroguardia laziale. Anticipa spesso e volentieri gli attaccanti granata, prezioso anche nella costruzione offensiva. 

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Hysaj 5-: Molto impreciso con la palla tra i piedi. Si fa sverniciare troppo facilmente da Nkounkou nell’azione del 2-2. Partita ampiamente insufficiente. 

Basic 6: Non ruba l’occhio ma fa quello che deve fare. Inoltre è suo l’assist per il secondo gol di Cancellieri. 

Cataldi 6+: Freddo nel realizzare il rigore all’ultimo secondo della partita. È l’unico che garantisce un minimo di geometrie in mezzo al campo. 

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Pedro 6: Manda in porta Ngonge con un errore non da lui. Dopo pochi secondi si rifá alla grande imbucando per Cancellieri solo davanti al portiere. Anche quando non è al massimo è decisivo. 

Dia 5: Si mangia un gol incredibile praticamente a botta sicura, per sua fortuna era fuorigioco. Non lega il gioco, perde troppi palloni. Oggi male. 

Cancellieri 8: Formato Felipe Anderson. Due gol, uno più bello dell’altro. Personalità e grinta. Senza Zaccagni in campo è lui che si prende la Lazio sulle spalle. 

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Castellanos 5,5: Lotta come sempre, ma non è decisivo. 

Dal 67’ Belahyane 5,5: Tocca pochi palloni. Con la sua qualità ci si aspetterebbe qualcosa in più. 

Dal 67’ Isaksen 5: Mezz’ora di nulla. Anzi, in collaborazione con Hysaj si fa saltare da Nkonkou in occasione del pareggio granata. In un’intervista in settimana ha detto che vuole giocare. Lo dimostrasse. 

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Dal 81’ Noslin 6,5: Pochi minuti di grande dinamismo. Recupera con la sua freschezza diversi palloni, il più importante quello da cui nasce il rigore del pareggio. 

Dal 90’ Lazzari S.V. 

Sarri 6: In emergenza totale ridisegna la Lazio. Fino al 72’ la sua squadra esegue quasi alla perfezione le sue indicazioni tattiche. Forse poteva togliere prima Dia, non in condizione, e mettersi a 3 in mezzo al campo mantenendo Basic. Pareggio che sa di sconfitta. 

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Torino

Israel 6: Portiere solido ma non impeccabile: sul primo gol della Lazio qualche responsabilità è difficile da negare. Si riscatta con due buoni interventi, seppur in una fase d’azione già compromessa dal fuorigioco. Determinante nel finale sul tentativo di Castellanos.

Pedersen 6,5: Prestazione generosa e di gamba, spende ogni energia nelle sue incursioni sulla fascia. Da una sua iniziativa nasce il gol del vantaggio. Presente anche in zona offensiva con continuità.

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Dal 78′ Dembélé 5,5: Entra con leggerezza e perde un pallone sanguinoso che risulterà fatale: da lì nasce il rigore del pareggio.

Maripan 5: Grave leggerezza in occasione del 2-1. Si fa soffiare il pallone da Pedro con troppa ingenuità. In generale soffre la rapidità degli attaccanti laziali, sempre un passo avanti.

Coco 5,5: Prestazione altalenante. Pur evidenziando qualche limite in fase difensiva, si riscatta con un gol da difensore moderno. Tuttavia, il fallo su Noslin che vale il rigore del 3-3 vanifica quanto di buono costruito.

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Lazaro 5,5: Poco incisivo in avanti, mal posizionato in occasione del raddoppio avversario. Interpreta male la transizione e viene tagliato fuori con facilità.

Dal 63′ Nkounkou 6,5: Entra con personalità e dà subito la scossa: da una sua accelerazione nasce il gol del 2-2. Dimostra temperamento e gamba.

Casadei 5,5: Troppo timido. Fatica a reggere il ritmo della mediana biancoceleste, viene ammonito e appare spesso in ritardo nelle chiusure. Una serata opaca.

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Asllani 6: Interpreta il ruolo con ordine e intelligenza, senza strafare. Bravo nel cucire il gioco, smista bene e lavora soprattutto sulla destra con buona visione. Presente anche in fase di copertura.

Tameze 6: Il più disciplinato del centrocampo granata, resta lucido in una zona affollata e spigolosa. Prova a contenere Cataldi con mestiere, pur senza lampi.

Dal 70′ Masina 6: Il suo ingresso aggiunge centimetri e solidità quando serviva maggiore fisicità. Fa il suo.

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Ngonge 6,5: Il più ispirato del fronte offensivo. Tutte le trame interessanti passano dai suoi piedi, sempre pronto a creare superiorità numerica. Motorino instancabile.

Simeone 6,5: Attaccante vero: apre le danze con freddezza, poi si sacrifica in pressing e nel lavoro sporco. Non si risparmia mai.

Dal 78′ Gineitis S.V.

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Vlasic 5,5: Ci si aspetta molto di più da lui, soprattutto in termini di leadership tecnica. Invece manca sempre l’ultima giocata. Ruba anche una potenziale occasione a Simeone. Non ancora al meglio fisicamente.

Dal 70′ Adams 7: Entra e lascia subito il segno con un gol d’autore: piattone educato e chirurgico che non lascia scampo a Provedel. Impatto da applausi.

Marco Baroni 6: Il suo Torino è brillante, intenso, sempre dentro la partita. Subisce giocate individuali più che trame corali e riesce comunque a rispondere colpo su colpo. La gestione è convincente, anche se il finale amaro porta con sé qualche rammarico.

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