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Il silenzio del servizio pubblico sulle elezioni francesi: la denuncia di Usigrai

Nulla è stato fatto per dare notizia di quanto stava accadendo in Francia, segno di un'ulteriore riduzione degli spazi di informazione e del cambio di narrazione ''che danneggia la Rai e i cittadini''.

Il silenzio del servizio pubblico sulle elezioni francesi: la denuncia di Usigrai
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8 Luglio 2024 - 12.55


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di Marialaura Baldino

Un’altra giornata nera per il Servizio pubblico: ieri sera la Rai, e in particolare RaiNews24, hanno oscurato i risultati delle elezioni in Francia per dare tempestivamente notizia del festival «Città Identitarie», ideato da Edoardo Silos Labini.

L’obiettivo? Sottacere la disfatta della Destra di Le Pen e la vincita – a discapito dei pronostici in base ai risultati europei – del Nuovo Fronte Popolare (sinistra).

«Sui risultati delle elezioni francesi il Servizio Pubblico non ha fatto nulla per dare conto tempestivamente su quanto stava avvenendo di un voto che parla direttamente al futuro dell’Europa».

È quanto si legge nel comunicato di denuncia dell’Usigrai, che continua: «Ieri, mentre Mediaset e LA 7 hanno scelto una programmazione ad hoc per raccontare da subito l’esito del voto, la Rai non si è preoccupata minimamente delle elezioni francesi. I tg di prima serata hanno lasciato pressoché invariata la scaletta tra un servizio sul caldo e uno di cronaca nera, e durante l’access e il primetime vengono trasmessi Techetecheté e un programma di musica su Raiuno, un film su Raidue, e una replica di Report su Raitre ma su tutt’altro’’.

‘’Per non dire di Rainews 24 – prosegue il comunicato – il canale all news della Rai che, contrariamente al suo mandato editoriale, decide di aprire alle 22.00 di ieri non con la Francia ma con il festival «Città Identitarie» ideato da Edoardo Silos Labini. Questione che il Cdr ha posto duramente al Direttore che, invece di dare spiegazioni, ne chiede alla rappresentanza sindacale minacciando denunce”.

‘’Solo il Giornale Radio è andato subito in onda con uno spazio programmato da tempo. L’Usigrai trova assai grave che il Servizio Pubblico non abbia informato i telespettatori in maniera tempestiva ed esaustiva su quanto stava accadendo in Francia. Bastava allungare i tg delle reti generaliste e impegnare il canale all news in una diretta sulle elezioni: cosa che non è stata fatta. Siamo di fronte, da tempo, a una significativa riduzione degli spazi di informazione, tradizionalmente gestiti dalle testate giornalistiche del Servizio Pubblico; anche da questa scelta sta passando un cambio di narrazione che danneggia la Rai e i cittadini», conclude il testo.

Anche Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama, componente della Commissione di vigilanza Rai, ha dichiarato:“TeleMeloni ha toccato il fondo! […] Un appuntamento elettorale così importante messo in secondo piano da una manifestazione promossa da un’associazione fondata da Sylos Labini che ha come scopo la difesa, la promozione e la diffusione dell’Identità italiana e la valorizzazione del nostro patrimonio culturale e artistico, il cui manifesto è firmato tra gli altri da Vittorio Sgarbi, Marcello Veneziani, Diego Fusaro, Giampaolo Rossi, Federico Mollicone’’.

 ‘’Un bell’esempio di servizio pubblico che fa il paio con la censura sull’inchiesta di Fanpage sulla gioventù di Fratelli d’Italia di pochi giorni fa’’

 ‘’ Petrecca – continua De Cristofaro – non può fare il direttore del canale all news della Rai. Per il direttore di Rainews24 non si deve disturbare il manovratore e ha trasformato il canale no-stop nell’organo di Palazzo Chigi e di Fratelli d’Italia. La commissione parlamentare di vigilanza lo convochi dopo questo ennesimo caso di giornalismo di parte’’.

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