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Nostalgia e innovazione, il ritorno di Goldrake tra reboot e restauro

Un’operazione culturale per rivivere l’epopea del principe Duke Fleed negli schermi Rai con il ritorno del leggendario robot.

Nostalgia e innovazione, il ritorno di Goldrake tra reboot e restauro
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17 Gennaio 2025 - 18.21


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di Lorenzo Lazzeri

A quasi cinquant’anni dal suo esordio, Ufo Robot Goldrake torna a emozionarci, almeno a noi bambini degli anni Settanta/Ottanta. La Rai lo ripropone in una versione restaurata che permetterà anche alle nuove generazioni di scoprire e condividere con noi un vecchio capolavoro dell’animazione giapponese. Noi nostalgici potremo rivivere l’epopea del principe Duke Fleed in una veste visiva rinnovata e tecnologicamente all’avanguardia.

Ma il ritorno di Goldrake non si limita alla celebrazione del passato: Rai 2 sta per trasmettere anche gli episodi conclusivi di Goldrake U, un reboot ed in parte prequel, che reinterpreta il mito per un pubblico moderno.

L’opera originale, creata dal leggendario Gō Nagai (永井 豪) e trasmessa in Giappone dal 1975 al 1977, racconta le avventure del principe del pianeta Fleed, costretto a fuggire dalla propria casa distrutta dalle forze malvagie di Vega. Rifugiatosi sulla Terra, egli vive sotto l’identità di Actarus, accolto dal dottor Procton, direttore di un centro di ricerche spaziali.

Grazie a Goldrake, un potente robot da combattimento creato per difendere Fleed, Actarus si impegna a proteggere la Terra dagli attacchi degli invasori di Vega, che intendono conquistarla dopo aver distrutto altri mondi. Episodio dopo episodio, la serie sviluppa vari temi classici, soprattutto alla cultura giapponese quali: la lotta tra il bene e il male, il peso del sacrificio personale, il senso di appartenenza e la ricerca della pace, quasi ricordando il motto si vis pacem, para bellum.

Negli ultimi anni, il restauro di opere animate ha acquisito sempre più rilevanza, rispondendo all’esigenza di preservare un patrimonio audiovisivo minacciato dal deterioramento dei materiali originali. Anche nel caso di Goldrake, la pulizia e la rimasterizzazione digitale delle immagini offrono una qualità visiva mai vista prima, restituendo i colori vibranti e i dettagli che lo hanno reso celebre.

Questa sera di venerdì 17 gennaio, a partire dalle 21:20, andranno in onda i cinque episodi conclusivi della saga Goldrake U: Le tenebre inseguono la luce, Mazinga X, Un fiore da proteggere, L’ultimo inganno e Per il pianeta Terra. In queste puntate finali, il leggendario robot affronta la sua battaglia più epica, impegnandosi a salvare la Terra in uno scontro finale che promette di rimanere nella memoria degli appassionati.

Il progetto Goldrake U nasce dall’opera originale di Gō Nagai, reinterpretata da un team di artisti di fama internazionale e tra questi spiccano Mitsuo Fukuda (regista), Yoshiyuki Sadamoto (character designer), Ichiro Okouchi (sceneggiatore) e Kohei Tanaka (compositore). La serie è prodotta dallo studio Gaina, con diritti di distribuzione affidati alla società francese Mangouste Anim, da cui la Rai ha acquisito i diritti per la trasmissione in Italia.

Non manca un momento dedicato alla memoria: prima della puntata finale, Rai 2 trasmetterà una clip speciale che, attraverso materiali d’archivio, farà rivivere la storica colonna sonora originale. Un omaggio che unisce passato e presente.

Ufo Robot Goldrake è un simbolo culturale che, dal suo debutto in Italia nel 1978, ha definito l’immaginario di milioni di spettatori. Il robot, con la sua imponenza e i suoi valori universali, è diventato un’icona di resistenza, coraggio e sacrificio. La serie, pioniera nel genere dei “mecha” (robot antropomorfi), ha aperto la strada a produzioni che hanno ridefinito l’animazione giapponese su scala globale.

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