"Grigio Forte": raccontare l’arte fatta di cemento | Culture
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"Grigio Forte": raccontare l’arte fatta di cemento

Una produzione Chora Media in collaborazione con l'Industria Italiana del Cemento

"Grigio Forte": raccontare l’arte fatta di cemento
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17 Marzo 2025 - 08.03


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Nel 1960 a Roma per le Olimpiadi nasce il Palazzetto dello sport di Pier Luigi Nervi, realizzazione iconica la cui cupola, di 60 metri di diametro, è sollevata da 36 pilastri di cemento armato e realizzata con oltre 1600 pezzi. Qualcuno la definisce “il nuovo Pantheon”: questa, infatti, era stata la prima più grande cupola, realizzata dagli antichi romani grazie alla scoperta dell’opus caementicium.

Bisognerà arrivare all’800 perché, cercando di scoprire il segreto dell’opus romano, venga inventato il cemento di oggi, grazie alla scoperta della calce idraulica, che segna il passaggio dal calcestruzzo romano a quello moderno. Gli sperimentatori, infatti, con l’ausilio della scienza chimica appena nata, sono in grado di governare un nuovo processo di sintesi che porterà prima alla calce idraulica artificiale, poi al moderno cemento Portland, che diviene il materiale fondamentale fino a oggi per lo sviluppo delle nuove costruzioni, essendo durevole e adatto alla realizzazione di forme innovative. Gli architetti finalmente si sbizzarriscono nel creare costruzioni che fanno anche in Italia la storia dell’architettura e dell’ingegneria.

Oltre al Palazzetto dello sport di Nervi, ecco la Torre Velasca dello Studio Bbpr, il ponte sul Basento di Sergio Musmeci, il museo Maxxi di Zaha Hadid, Palazzo Italia di Studio Nemesi a Milano. L’unicità di queste cinque creazioni è raccontata nei podcast della serie Grigio Forte, realizzata da Chora Media in collaborazione con Iic, l’Industria Italiana del Cemento; il primo di essi, “La cupola del palazzetto è un puzzle”, è già disponibile sulle principali piattaforme di streaming.

La Professoressa Tullia Iori, storica dell’ingegneria e direttrice scientifica dell’Industria Italiana del Cemento, ci guida all’ascolto di questi podcast che raccontano storie e propongono spunti di riflessione attraverso i punti di vista inediti di fotografi, illustratori, giornalisti, architetti e ingegneri.

Spiega Iori: “Attraverso il racconto di alcuni capolavori vorrei trasmettere a chi ascolta la forza e la bellezza di questo materiale straordinario, con una storia antica, che ha saputo aggiornarsi sempre e continua a farlo per essere protagonista anche del futuro. Plasmabile, durevole, italiano, sempre più sostenibile, con il cemento continueremo a costruire le architetture e le strutture fondamentali per la nostra vita, in modo ancora più innovativo e adatto al nuovo tempo”.

Le uscite dei prossimi podcast sono: 20 marzo con “Se la torre è un’icona ma non piace a tutti”: 27 marzo per “Il ponte dalla forma senza nome”; 3 aprile con “Questo museo non è come gli altri”; 10 aprile per “C’è un palazzo che mangia lo smog”.

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