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Correre “l’Eroica” con bici d’un tempo e la perenne passione per il ciclismo

Sabato e domenica circa 10mila ciclo-amatori invaderanno le strade del Chianti e del Senese. L’appuntamento, creato da Giancarlo Brocci, si ripete ogni anno dal 1977. Le regole di un rito che sa di antico.

Correre “l’Eroica” con bici d’un tempo e la perenne passione per il ciclismo
Fonte: https://www.eroica.cc
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3 Ottobre 2025 - 15.50


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di Maurizio Boldrini

Non sarà ancora spuntata l’alba quando da una Gaiole che ancora dorme partiranno i primi eroici.  Con le robuste bici d’un tempo, con le variopinte maglie d’un tempo e con i fari che illumineranno la prima parte del percorso. E’ l’Eroica, bellezza! L’edizione di questa “classica” si terrà tra sabato 4 e domenica 5 ottobre: 9mila gli avventurosi ciclo-amatori, con il record di oltre 1200 donne, attraverseranno le balze del Chianti, le convalli senesi e le impervie salite che caratterizzano un tragitto tra bianche e strade a sterro.

E’ dal 1977 che l’Eroica, battezzata in Gaiole in Chianti da Giancarlo Brocci, unisce la passione per il ciclismo con quella per la natura e per il gusto di vivere il territorio. A Tutte le ore vedremo passare questi ciclisti impolverati, sudati ma gioiosi. Magari si fermano in qualche locanda a farsi un panino con la porchetta o a bere un gotto di rosso. Siamo all’inizio di questo autunno, nella complessa quotidianità dei nostri giorni, eppure le loro figure ci trasportano nel passato. Ci trasportano in quel ciclismo che era eroico e loro ce lo raccontano.

Vivere l’Eroica vuol dire vivere il grande villaggio con il centro storico zeppo d’anime e le zone limitrofe abitate dai camper e furgoni, con sopra le immancabili bici, che disegnano quasi un altro villaggio. Vuol dire ascoltare le tante lingue e i tanti dialetti che si mescolano. L’Italia resta il cuore pulsante della manifestazione con il 58% degli iscritti ma il 42% sono stranieri, in rappresentanza di ben 50 Paesi, con i gruppi più nutriti provenienti da Germania (17%), Svizzera (4,6%) e Regno Unito (3%). Le chiacchierate tra una sgambatura e l’altra.

Poi gli incontri serali dove i ciclisti, quelli con la C maiuscola, si confrontano sulle imprese del passato e sulle problematiche del ciclismo d’oggi. Capiterà di dividersi ancora tra Coppi e Bartali o tra i rivali d’oggi. Capiterà così di ascoltare Roger De Vlaeminck, che racconterà come sia riuscito a vincere per ben quattro volte la Parigi-Roubaix, tre volte la Milano – Sanremo e poi il il Giro delle Fiandre, la Liegi-Bastogne-Liegi e il Giro di Lombardia. Con lui, altri grandi ciclisti come Andrea Tafi, Davide Cassani e Daniele Bennati, che presterà la sua voce alla RAI per raccontare la magia delle strade bianche.

L’Eroica non è un raduno qualsiasi. Anche le regole  dell’autenticità vanno rispettate in modo pignolo. Per partecipare bisogna correre su biciclette d’epoca o in stile vintage, costruite prima del 1987 oppure con caratteristiche simili (telaio in acciaio, comandi del cambio al tubo obliquo, pedali con gabbiette). Inoltre bisogna indossare un abbigliamento retrò, magari con maglie in lana o con riproduzioni fedeli delle maglie d’epoca. Una manna per il merchandising. 

I ciclisti che affrontano il percorso lungo, detto non a caso Eroico, dovranno percorrere 209 km con oltre 3.700 metri di dislivello. Ma ci sono poi percorsi per tutti i gusti e per tutte le forze: il percorso Medio “Crete Senesi” di 135 km o quello di 106 Km o quello del “Gallo Nero” con i suoi  81 km e infine quello della “Valle del Chianti” con soli 46 Km. Un gioco da ragazzi.

La RAI seguirà l’Eroica con una telecronaca live alternando i vari canali. Accanto alle telecronache, Isoradio seguirà l’evento con collegamenti diretti durante tutto il weekend, mentre RaiNews e TGR racconteranno il territorio e le sue comunità, intrecciando le storie di chi pedala con quelle di chi accoglie.

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